Fatture false ed evasione, sequestro per uno zuccherificio

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Fatture false ed evasione, sequestro per uno zuccherificio

18 Gennaio 2016 - 00:00

Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Palermo, su disposizione del Gip del Tribunale di Palermo, ha sequestrato beni per un valore di oltre 220 mila euro nei confronti del liquidatore di una società operante nel settore del commercio all’ingrosso di zucchero con sede a Partinico (PA), nonché dell’amministratore di una società avente formalmente sede a Malta, ma in realtà localizzata ed operante nella stessa cittadina della provincia palermitana. Il sequestro dei beni, disposto su richiesta della Procura della Repubblica di Palermo e che mira a salvaguardare il recupero delle imposte sottratte al fisco,  rappresenta la fase terminale di un’articolata indagine eseguita dalle Fiamme Gialle palermitane sotto il coordinamento investigativo del sostituto procuratore Calogero Ferrara, che ha preso le mosse dagli esiti di una verifica fiscale eseguita nei confronti della società di vendita all’ingrosso di zucchero. Nell’occasione i finanzieri, oltre alla mancata dichiarazione di ricavi per oltre 7 milioni di euro connessi ad operazioni commerciali non fatturate per gli anni 2004 – 2008, avevano rilevato anomali e frequenti flussi finanziari e scambio di assegni tra la società ispezionata, alcuni soci della stessa ed altri soggetti di Partinico che contabilmente non risultavano aver avuto alcun rapporto commerciale con l’azienda. I successivi approfondimenti, eseguiti anche attraverso lo strumento delle indagini finanziarie, hanno portato al rinvio a giudizio di 10 persone per abusivismo finanziario per aver svolto con abitualità l’attività di concessione di prestiti e di anticipazioni su titoli di credito e alla contestazione, per 3 di loro, anche del reato di mendacio bancario per aver scontato presso istituti di credito fatture commerciali, risultate poi false, al solo fine di poter disporre di aperture di credito. Ma nel corso delle operazioni di verifica un altro aspetto ha attirato l’attenzione dei finanzieri, vale a dire l’esistenza di alcuni anomali rapporti di fornitura di zucchero sfuso a favore di una società maltese nell’anno 2008, per il cui approfondimento è stata interessata la Procura della Repubblica al fine di avviare una rogatoria internazionale. Gli elementi in tal modo acquisiti hanno permesso di appurare non solo che la sede estera di questa società era del tutto fittizia, in quanto la stessa era in realtà domiciliata presso un professionista locale che riceveva le disposizioni operative e gestionali direttamente da Partinico, ma anche che nessun carico di zucchero sfuso era mai pervenuto a Malta, poiché il prodotto veniva lavorato, imbustato e rivenduto direttamente a Partinico. Sulla base di queste ultime risultanze, è scattata una nuova denuncia per evasione fiscale nei confronti dei responsabili della società di Partinico e di quella fittiziamente localizzata a Malta e la richiesta di sequestro in misura equivalente alle imposte evase, strumento  introdotto dalla legge per i reati fiscali commessi dal 2008. Da tali ultimi sviluppi, è seguito il sequestro ora eseguito di 4 immobili che si trovano a Partinico e di un’autovettura.

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