E' morto all'età di 83 anni il gallerista palermitano Giuseppe "Pino" Marino

Rosario Lo Cicero

Dall'Italia e dal Mondo

E' morto all'età di 83 anni il gallerista palermitano Giuseppe "Pino" Marino
Si è spento a Madrid il 4 dicembre scorso, ma la notizia è stata appresa solo oggi

18 Gennaio 2016 - 00:00

Lo scorso 4 dicembre, all'età di 83anni, è deceduto a Madrid, il Gallerista palermitano Giuseppe "Pino" Marino. Molti ricordano ancora oggi l'omonima Galleria d'Arte, situata al civico n°17 della centralissima Via Dante a pochi passi da Piazza Castelnuovo. L'attività di Marino, ebbe inizio nel 1970 e si protasse instancabilmente, sino al 1996. Le personali di artisti del calibro di Omiccioli, Fittipaldi, Marsala Di Vita, Signorini, Martorelli, Buttitta, Mirabella, Sacco e Ferreri, solo per citarne alcuni, lo imposero all'attenzione di quello che era il "salotto" della Palermo di allora. Tanti i collezionisti d'arte che popolavono la Palermo di quei tempi, si avvalsero di lui per acquisti d'arte. Pino, come amavamo chiamarlo parenti ed amici, fu l'unico Gallerista del quale si avvalse un giovane Pippo Madè, ma, dopo alcuni anni di intensa collaborazione, per divergenze di pensiero, il rapporto s'interruppe bruscamente. Nel 1979, Marino organizzò una mostra straordinaria e mai più ripetuta: una "collettiva" di alto livello, formata da un trittico d'eccezione: Renato Guttuso, Pippo Madè e Francesca di Carpinello, esposero a Malta, grazie alla sua organizzazione. Fu un successo strepitoso, così come strepitoso fu il successo dell'esposizione dedicata nel 1980 ad Eliano Fantuzzi. Nel 1988, cogliendo una singolare richiesta dell'avvocato Salvatore Traina, legale dell'ergastolano Luciano Liggio, il quale, dopo efferati omicidi ed una vita a dir poco scellerata che ha segnato, in negativo, la storia della Sicilia, venne preso da verve artistica e decise di esporre le opere partorite dietro le sbarre. In quei giorni, precisamente il 25 ottobre 1987, il Gallerista palermitano, intervistato da Attilio Bolzoni de "La Repubblica" dichiarò < Nel 1996 decise di chiudere l'attività e di trasferirsi a Madrid, dove, come abbiamo sopra riportato, si è spento, per cause naturali. A quanti lo hanno conosciuto, resterà il ricordo della sua innata simpatia, le schiettezza delle battute di spirito pronte quanto argute e la grande passione per il calcio che praticò, da giovane, con ottimi risultati e che seppe coltivare in età matura. 

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