Dissidi con l'Aci Palermo, il pilota dell'Armanno Corse Lo Cicero lascia l'incarico alla commissione sportiva

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Dissidi con l'Aci Palermo, il pilota dell'Armanno Corse Lo Cicero lascia l'incarico alla commissione sportiva
"Da gennaio ad oggi nemmeno una riunione"

18 Gennaio 2016 - 00:00

Il nostro collaboratore Rosario Lo Cicero, in una breve missiva inviata questa mattina al pilota Salvatore "Totò" Riolo, Presidente della "Commissione Sportiva" dell'ACI-Palermo, ha rassegnato le inderogabili dimissioni da componente del "Gruppo di Lavoro – Slalom". Rosario, da noi raggiunto, ha così motivato: "sono stato cercato e da loro nominato, avevo accolto l'incarico convinto di poter dare il mio apporto, ma dal giorno dell'insediamento, avvenuto lo scorso gennaio, il "Gruppo", composto da me, da Giuseppe Bonanno e da Diego Ragalbuto, non si è mai riunito, nessun parere ci è mai stato richiesto e nell'unica situazione nella quale avremmo avuto bisogno del Presidente dell'ACI Angelo Pizzuto e del Presidente la Commissione Sportiva, Totò Riolo, quella per l'appunto nella quale la "Scuderia Armanno Corse" intendeva far rivivere lo Slalom sul Monte Pellegrino, siamo stati lasciati da soli, senza che gli organi preposti dell'ACI-Palermo, Ente nel quale, lo ricordo, siamo tesserati, abbiano preso una posizione, quanto meno tangibile e formale". LA REPLICA DEL PRESIDENTE DELL'AUTOMOBIL CLUB PALERMO, ANGELO PIZZUTO Con riferimento alle dimissioni del signor Rosario Lo Cicero, annunciate da mesi e pervenute soltanto oggi, dal gruppo di lavoro sportivo "Slalom" dell'A.C Palermo, si precisa quanto segue: I gruppi di lavoro in seno alle sottocommissioni sportive sono stati istituiti dall'A.C Palermo per un più ampio coinvolgimento della base degli iscritti, individuando contestualmente una serie di categorie in seno alle discipline sportive più praticate (rally, autostoriche, slalom etc). Operano su base assolutamente volontaria e sono organismi consultivi che raccolgono le esigenze e/o proposte che possono venire all'Automobile Club dai praticanti di quella specifica disciplina. I gruppi di lavoro non sono chiamati ad esprimere pareri né tanto meno sono convocati da nessuno, ma agiscono in autogestione e decidono autonomamente, qualora necessario, un coordinatore delle attività in seno al gruppo stesso. Sono gli stessi gruppi che devono rendersi parte diligente e presentare proposte alla commissione sportiva, e non viceversa. Per quanto riguarda l'annoso problema della disputa di una competizione ufficiale CSAI sulla riserva orientata di Montepellegrino, si precisa che tale attività motoristica è espressamente vietata dal regolamento della riserva stessa, istituita dalla Regione Siciliana in data a protezione dell'ambiente di Montepellegrino. A seguito della richiesta della scuderia Armanno Corse, l'Automobile Club si è attivato per esplorare la possibilità di una deroga coinvolgendo gli organismi preposti alla gestione della riserva, e cioè l'ente gestore Rangers d'Italia, il comune di Palermo ed il servizio di gestione e controllo dell'assessorato al Territorio e Ambiente. A seguito di diversi colloqui con tutti i soggetti coinvolti, è stato confermato il divieto di manifestazioni motoristiche competitive all'interno dell'area naturale protetta di Montepellegrino e la indisponibilità del Consiglio Regionale per la Protezione del Patrimonio Naturale (CRPPN) a concedere qualsivoglia deroga ai regolamenti già approvati sulla istituzione delle riserve naturali. A questo punto, in rispetto al regolamento e soprattutto alla oasi naturale di Montepellegrino, l'A.C Palermo ha deciso di cessare ulteriori attività in merito alla organizzazione di manifestazioni competitive sulla oasi stessa.   La scuderia Armanno Corse ha prospettato l'apertura di un contenzioso legale con la possibile impugnativa del regolamento della riserva, che certamente è un suo diritto qualora la stessa scuderia intravedesse leso un proprio diritto di disputare lo slalom sulla riserva di Montepellegrino, ma l'Automobile Club Palermo ha ribadito e ribadisce oggi che, a seguito degli approfondimenti sopracitati, non ritiene di partecipare a contenziosi contro le aree protette siciliane, stante che le manifestazioni motoristiche devono andare di pari passo con la protezione e la tutela dell'ambiente e non possono né devono imporsi in aree come Montepellegrino che la Regione Siciliana ha deciso, peraltro da trenta anni a questa parte, di proteggere limitandone le attività antropiche ritenute non compatibili con la tutela della natura, della fauna e della flora di quella particolare area geografica".

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