Da Monreale a Milano fino a Caltagirone e Favara: le ceramiche di Talia conquistano tutti

Simone Marchese

Cronaca

Da Monreale a Milano fino a Caltagirone e Favara: le ceramiche di Talia conquistano tutti
Claudia Di Mitri: "Ecco la mia nuova tecnica di realizzazione"

18 Gennaio 2016 - 00:00

L’essenza della sfericità, la determinazione netta delle figure geometriche, il fascino delle simmetrie, la capacità di mutare il proprio fine in base alle necessità. E poi i colori primari simbolo dell’area mediterranea da sempre crocevia di arti e culture tramandate da millenni da diverse generazioni, il tutto sviluppato attraverso la tridimensionalità contemporanea dove la primordiale terracotta, presente da sempre in moltissime civiltà, incontra i caldi colori secondo una nuova tecnica di realizzazione che, evolvendosi, trova spazio nelle creazioni della art designer monrealese Claudia Di Mitri. Tutto questo è “Talia Ceramica”. “Talia”, che prende il nome dall’antica musa greca nonché vocabolo del dialetto siciliano, è un laboratorio di creatività, arte e vecchie maestranze, che nasce dalla voglia di creare un connubio tra artigianato e design. Dopo il successo riscosso al Salone del Mobile di Milano, tenutosi dal 14 al 19 aprile, le opere di Claudia Di Mitri, sono presenti alla Biennale della Ceramica Siciliana organizzata dal Comune di Caltagirone con i fondi stanziati dalla comunità europea, presso il Palazzo Ceramico fino all’1 novembre. In contemporanea le creazioni “Talia” saranno visionabili presso Palazzo Michele Cafisi al Summer Design Fest di Adi Sicilia a Favara in occasione del quinto anniversario del Farm Cultural Park fino al 19 luglio insieme alle creazioni. La mostra è visitabile dalle ore 19 alle ore 22. “L’idea è quella di progettare oggetti per la casa e accessori per la persona, – aggiunge Claudia Di Mitri – che possono essere visti non come semplici oggetti ma creazioni nate dall’energia di un designer che disegna pezzo per pezzo sul foglio e successivamente, grazie al lavoro meticoloso delle mani del torniante, questi prendono forma dando vita a pezzi unici, terminati solo dopo il processo di smaltatura e cottura.”

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