Non è una semplice mostra. È un viaggio emozionale, una sorta di "macchina del tempo" che vola indietro fino agli anni '50. La mostra "Il matrimonio della nonna" sarà inaugurata sabato (visitabile fino a domenica) e si svolgerà presso la Galleria Sciortino a Monreale. Un percorso creato dagli studenti del centro di Formazione Fae e che chiude il corso di accompagnatore per la valorizzazione del patrimonio culturale. Docente responsabile ed organizzatrice della mostra, la docente Marcella Bardi: "Abbiamo scelto di esporre oggetti che raccontino uno spaccato di vita che sembra così lontano, ma che in realtà così lontano non è – dice la Bardi -. Un modo per far vivere alle persone che lo hanno vissuto un po' i lucciconi agli occhi ed ai giovani per far conoscere loro come si viveva in quei tempi". La mostra (allestimento e grafica curati da Rocco Micale) racconta il rito del fidanzamento (spesso la futura coppia nemmeno si conosceva), con tutti i codici usati dai genitori per chiedere la disponibilità o meno a far "andare in porto" questo matrimonio", l'abito bianco, la dote (nei contratti trale famigle spesso si scriveva "si prende la sposa con tutto quello che indossa"), i piatti, le stoviglie, gli oggetti del bagno, fino ad arrivare alla stanza da letto. "Una fine degna del nostro percorso storico/culturale – dice la Bardi -. Il visitatore, così, rimane sorpreso a vedereun allestimento di una vera stanza di quei tempi". Gli oggetti ed i mobili sono stati recuperati da cantine e solai e prestati da collezioni private, integrate da oggetti prelevati dal museo etno/antropologico.  La mostra potrebbe essere prorogata anche la settimana prossima per permettere agli studenti di visitarla. A fare da ciceroni in questo percosro, gli undici ragazzi che hanno preso parte al corso.  "Un momento importante per il nostro Comune – dice l'assessore Ignazio Zuccaro -, per la riscoperta delle nostre antiche tradizioni. Ancora una volta, ci sono persone che mettono a servizio della nostra collettività la loro professionalità per fare cultura a Monreale". (LE FOTO SONO DI VINCENZO GANCI)