Condanna dei commissari monrealesi, le repliche degli avvocati del Comune

Redazione

Cronaca

Condanna dei commissari monrealesi, le repliche degli avvocati del Comune
Pubblichiamo le note dei legali Carmen Milazzo e Maria Elena Sciortino

18 Gennaio 2016 - 00:00

Riceviamo e pubblichiamo le note degli avvocati Carmen Milazzo e Maria Elena Sciortino in riferimento alla vicenda dei commissari della polizia municipale di Monreale e della nota dell’avvocato Antonella Bonanno. Gli articoli possono essere letti in questa pagina ed in quest'altra “In risposta alla nota dell’avvocato Antonella Bonanno vorrei anzitutto precisare che, come confermato dalla collega Sciortino e ben noto all’Amministrazione Comunale, la sottoscritta ha partecipato attivamente, e in prima persona, alla difesa del Comune, dalla redazione degli scritti difensivi fino della discussione orale delle tre cause in questione. Sulla scorta delle suddette circostanze ritengo pertanto di avere legittimamente, e a buon titolo, risposto all’intervista condotta dal Direttore di “Monreale Press”. Non si comprende (ma si intuisce) la ragione per cui l'avvocato Bonanno, pur senza cognizione di causa, faccia di tutto per  sminuire e screditare, fino addirittura a rinnegare, l'operato della scrivente, il cui merito è stato invece riconosciuto sia dalla collega Sciortino che dalla stessa Amministrazione Comunale la quale continua ad avvalersi della collaborazione professionale della sottoscritta; ma  soprattutto non si spiega perchè l'avvocato Bonanno neghi la circostanza da lei stessa lamentata in ricorso secondo cui i suoi clienti sarebbero stati vittima di un presunto demansionamento già dagli anni 2000. Ad ogni buon fine, e a scanso di equivoci, va rilevato che, non essendo state pubblicate le motivazioni delle sentenze, quelle riferite nell'intervista si riferiscono alle circostanze di fatto poste alla base della strategia difensiva articolata in memoria e sulla quale presumibilmente il Giudice ha fondato il suo convincimento. Benchè le richieste risarcitorie di parte avversa non fossero determinate nel loro ammontare rimane comunque una certezza: le sentenze di rigetto che hanno dato ragione al Comune di Monreale hanno garantito all'Amministrazione un considerevole risparmio di spesa considerato le molteplici  voci di danno lamentate dai tre commissari. Se così non fosse, del resto, e se irrisoria fosse stata la pretesa creditoria vantata dai ricorrenti, non si spiegherebbe la ragione stessa delle tre cause e soprattutto la difficoltà a chiudere transattivamente le controversie. Per tali ragioni la sottoscritta ribadisce la propria soddisfazione per i risultati conseguiti con i provvedimenti conclusivi dei giudizi in questione”. Carmen Milazzo “Con riferimento alla nota dell’avvocato Antonella Bonanno, pubblicata il 21 maggio scorso, tengo a precisare che l’avvocato Carmen Milazzo ha di fatto partecipato attivamente, nelle tre cause in questione, all’intera attività difensiva del Comune, e che il suo apporto professionale, sia nella stesura degli scritti difensivi che nella partecipazione alle udienze, di cui si è occupata personalmente, finanche alla discussione orale, è stato determinante e decisivo per il buon esito della vicenda. Vorrei, peraltro, evidenziare che la collega Milazzo, facendo parte come la sottoscritta della “long list” di professionisti tra cui l’Amministrazione sceglie i propri consulenti, ha avuto modo di assistere e difendere il Comune in altre cause giudiziali con simile oggetto. Pertanto, non si può dubitare che le dichiarazioni rese dalla collega Milazzo nell’articolo del 15 maggio scorso sono state espresse a ragion veduta, in quanto si fondano sulla personale conoscenza dei fatti e delle questioni di diritto oggetto del contenzioso. Inoltre, è chiaro che le suddette dichiarazioni riportano quella che è l’opinione della collega sulle possibili ragioni del rigetto dei tre ricorsi, formulata alla luce degli argomenti di difesa sostenuti dall’Amministrazione sin dall’inizio dei giudizi. Quanto all’innegabile risparmio di spesa ottenuto dall’Amministrazione, grazie alle tre sentenze in oggetto, non mi pare che la collega abbia parlato di cifre, né tanto meno che abbia confermato le “voci di corridoio” richiamate nel citato articolo”. Maria Elena Sciortino

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