Comune, 10 milioni di euro all´anno per i dipendenti, serve una riorganizzazione

Redazione

Cronaca

Comune, 10 milioni di euro all´anno per i dipendenti, serve una riorganizzazione
La lettera/denuncia di Salvatore Leto, candidato alle primarie del Pd. Una nuova organizzazione consentirebbe di utilizzare al meglio questa forza lavoro

18 Gennaio 2016 - 00:00

Il comune di Monreale spende oltre 10 milioni di euro l’anno per la gestione dei suoi 235 dipendenti effettivi a tempo indeterminato ed 85 a tempo determinato. Una spesa che impegna circa il 40% della spesa corrente. Lo ha fatto sapere Salvatore Leto, candidato alle primarie del Pd (che sarà intervistato dalla nostra redazione in esclusiva il prossimo 17 settembre). “Questo imponente apparato ha il compito di fornire e garantire i servizi alla città, promuoverne e gestirne lo sviluppo, vigilare sul territorio e valorizzarne le ricchezze, promuovere le attività culturali, e svolgere in sintesi tutte le più importanti funzioni di gestione promozione e servizio che afferiscono alla città di Monreale e alle sue frazioni – dice Leto -. A fronte di un così cospicuo impiego di risorse umane ed economiche è evidente che l'attuale struttura, così com’è, non rende per quanto dovrebbe. Non rende perché, oltre a mostrare carenze e contraddizioni strutturali e organizzative che ne impediscono la piena funzionalità, non è sorretta da un sistema di valorizzazione che nei fatti premi il merito e combatta il disimpegno”. Infatti, l’attuale struttura organica sembra essere frutto di un disegno nato della necessità di garantire posizioni e distribuzioni di natura politica e non nell’ottica di un corretto e funzionale equilibrio. Anche i criteri di distribuzione delle indennità di rendimento non rispecchiamo ad oggi la volontà di valorizzare i meriti del personale quanto piuttosto di garantire una quieta ripartizione di premi di rendimento che spesso prescindono dall’impegno profuso e dai risultati ottenuti e questo ha ovvie ricadute negative sulla produttività dei dipendenti. Un lampante esempio dello scompenso strutturale che si è accumulato negli anni è riscontrabile nel confronto fra l'area tecnica e l'area del personale. La prima consta di circa 150 dipendenti ed è chiamata a garantire funzioni che normalmente dovrebbero competere ad altre aree (ad esempio l'assistenza abitativa e il trasporto scolastico); la seconda pur composta da soli 8 dipendenti necessita comunque di una figura dirigenziale di riferimento. “La condizione di assoluta ristrettezza economica e la drammatica situazione del bilancio comunale impongono, a qualsiasi livello, una razionalizzazione ed una valorizzazione dell'esistente, nella consapevolezza che Monreale non può permettersi di perseverare nel dispendio delle proprie risorse tenuto anche conto del continuo restringimento dei trasferimenti di risorse dallo stato e dalla regione – conclude Leto -. In quest'ottica uno degli interventi da attuare subito sull'apparato burocratico è una ridefinizione organica e funzionale della struttura organizzativa del Comune per aumentarne la produttività e l'efficienza. Uno snellimento e una ottimizzazione della struttura organizzativa comporterebbe una distribuzione di carichi e responsabilità più uniforme e meglio gestibile, consentendo di ottenere un immediato beneficio in termini di produttività”. Una proposta che avrebbe meritato una maggiore attenzione da parte dell’amministrazione, presentata nel 2012 dalle associazioni sindacali FP-CGIL, CISL-FP e CSA, individua ad esempio un percorso di riorganizzazione che accorperebbe le attuali 6 aree in 4 (tre aree oltre al comando di Polizia Municipale), accorpando l’Area Affari Generali e Istituzionali, l’Area Programmazione e Gestione Risorse Umane e l’Area Gestione Risorse in un'area unica. Le tre aree risultanti andrebbero opportunamente organizzate e suddivise in uffici ognuno con una competenza specifica e assegnato a un responsabile individuato fra gli attuali dipendenti in base alle competenze e alla categoria. 

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