Colpo alla mafia di Borgetto, sequestro ai Bacarella da 600 mila euro

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Colpo alla mafia di Borgetto, sequestro ai Bacarella da 600 mila euro
Gaspare e Giuseppe Bacarella sono stati indicati dal Pm come persone appartenenti a “cosa nostra”, in particolare alla cosca di Borgetto ed al mandamento di Partinico,

18 Gennaio 2016 - 00:00

Nei scorsi giorni i Carabinieri della Compagnia di Partinico hanno dato esecuzione al decreto di confisca dei beni, emesso dal Tribunale di Palermo-Sezione Misure di Prevenzione, nei confronti di Gaspare Bacarella 56 enne,  detenuto presso il carcere Pagliarelli di Palermo e di Giuseppe Bacarella 49enne, entrambi di Borgetto. I due sono stati indicati dal Pm come persone socialmente pericolose ed appartenenti a “cosa nostra”, ed in particolare alla cosca di Borgetto e al mandamento di Partinico, rendendosi disponibili per azioni di tipo estorsivo, custodia di armi e progetti omicidiari. Gli elementi raccolti dal Gruppo Carabinieri di Monreale e dalla Compagnia di Partinico durante le diverse indagini nei confronti di “cosa nostra”, unitamente agli accertamenti patrimoniali effettuati da quest’ultima Compagnia Carabinieri, hanno permesso alla Dda di Palermo di formulare la proposta per l’applicazione della misura sopra specificata alla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo a carico dei due Bacarella ed ai loro prossimi congiunti. Pertanto, il Tribunale-Sezione M.P., sulla base di un processo indiziario presunto da quelle investigazioni, nonché sulla base della sproporzione tra i redditi dichiarati ed il patrimonio immobiliare posseduto dai Bacarella e dai loro  prossimi congiunti, ha disposto prima il  sequestro ed infine la confisca dei sottonotati beni: 3 immobili a Borgetto; 2 terreni agricoli a Borgetto; 12 conti deposito a risparmio; 4 certificati di deposito presso  istituti bancari; 2 aziende individuali con sede a  Borgetto; 2 autoveicoli e autocarri. per un valore complessivo di circa 600 mila euro. Dagli accertamenti svolti dai Carabinieri di Partinico, emerge inoltre, come il patrimonio riconducibile al nucleo familiare e da altri conviventi, non trova giustificazione nelle relative disponibilità economiche tanto da far supporre all’Autorità Giudiziaria che il preposto viva, almeno in parte, con i proventi di attività delittuosa. A entrambi i soggetti, oltre alla citata misura patrimoniale, è stata applicata la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di Borgetto. Quest’ulteriore provvedimento, tenuto conto anche delle ultime operazioni antimafia denominate “Cartago”,  “The end”, condotte dal Comando Gruppo Carabinieri di Monreale, va ulteriormente ad indebolire economicamente il sodalizio mafioso di uno dei mandamenti storicamente più ricchi del provincia di Palermo.

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