Cici Festival, vince il corto “Malatedda”

Annalisa Ferrante

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Cici Festival, vince il corto “Malatedda”
Realizzato dal regista piacentino Diego Monfredini, ha conquistato tutto anche per essere stato realizzato in bianco e nero. E racconta una storia particolare...

18 Gennaio 2016 - 00:00

Il corto in bianco e nero “Malatedda” del regista piacentino Diego Monfredini, ha vinto la terza edizione del “Cici film festival”. Con la camera in spalla, 10 filmaker hanno realizzato altrettanti cortometraggi tra le strade, i vicoli, le scale, e mostrato una Castellammare originale con i suoi abitanti che si sono improvvisati attori.  Monfredini, che aveva già vinto la prima edizione del concorso di cortometraggi, con “La casa dei trenta rumori”, ha raccontato magistralmente una storia di “follia” che è in bianco e nero perché “il mio lavoro verte sull'assurdità dell’equazione diversità/malattia – spiega il regista -. In “Malatedda” la depressione e una certa “fantasia” conducono ad un percorso di cura una delle due sorelle protagoniste. Questa donna, nel grigio di un internamento psichiatrico (inteso soprattutto in senso pre-Basaglia), ha finito per incarnare la maschera e l’etichetta con cui è stata marchiata ed ha perduto il colore della propria esistenza. Anche la fotografia del film riflette su questa catarsi di Adele la pazza, nella lotta per liberarsi dal buio”. Il tema del festival, davvero di alta qualità era, infatti, “Storie di follia, di inclusione e di esclusione”. Al secondo posto Giulia Savorelli di Firenze, con “Nino”, al terzo “Troppo dentro il west” della regista franco/spagnola Diane Pol-Lajaima. Premio speciale della giuria per “Lo zio e il mare” di Michele Milesi, di Bergamo. Molto apprezzato dal pubblico anche il corto “Ti credi sano”  di Nicolò Cappello.  Il tema di quest’anno è strettamente legato al progetto sociale “Saggezza di Vino”,  che permetterà a 20 disabili psichici di lavorare all'interno di alcune cantine vitivinicole, gestito dalla cooperativa “Orizzonte” e finanziato dall’assessorato regionale della Famiglia. Conduzione della esuberante Sylvie Lubamba, showgirl fiorentina di origini congolesi. La giuria tecnica che ha valutato i corti in concorso era presieduta dallo sceneggiatore, regista e produttore francese, Philippe Giangreco. Le serate hanno visto anche esibizioni musicali con artisti di primissimo piano della scena siciliana. La manifestazione è stata organizzata dall'Associazione Cici, da Zepstudio e dalla Pro Loco con il patrocinio del Comune di Castellammare e con il sostegno della Banca Don Rizzo e della cooperativa Orizzonte.   (All'interno il corto vincitore, "Malatedda". Le foto: in home page il momento della premiazione, all'interno dell'articolo, il regista con il cast di Malatedda)

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