Castellammare, vicenda Ipab Regina Elena: "Il Comune non può farsi carico dei dipendenti"

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Castellammare, vicenda Ipab Regina Elena: "Il Comune non può farsi carico dei dipendenti"
Lo chiarisce il sindaco Coppola nel corso di un tavolo tecnico convocato per discutere della situazione

18 Gennaio 2016 - 00:00

Un tavolo tecnico permanente per il problema dell’Opera pia “Regina Elena”, in procedura di estinzione. L’incontro, convocato dal sindaco Nicolò Coppola, si è tenuto lunedì mattina al Comune e si è protratto fino al tardo pomeriggio quando ha presenziato il Dottor Giannettino, in rappresentanza dell’assessorato regionale alla Famiglia. Oltre al sindaco Nicolò Coppola ed al commissario straordinario dell’Ipab, Francesca De Luca e del vice presidente del consiglio comunale Giuseppe Fausto, erano presenti anche il commissario straordinario, il direttore e vice direttore della Opere  Pie Riunite Pastore San Pietro di Alcamo, Marco Corrao (Cisl), Giorgio Macaddino (Uil), Vincenzo Milazzo (Cgil). Presenti anche due lavoratori dell’Ipab di Castellammare.  «Ho ribadito la mia disponibilità a venire incontro alle esigenze dei 12 lavoratori dell’Ipab, ma come è chiaro il Comune è impossibilitato a farsi carico, come prevede la norma regionale, del personale, dei beni ed anche dei debiti dell’Opera Pia. Occorre trovare una soluzione adeguata all’attuale situazione dei dipendenti, che è davvero drammatica -afferma il sindaco Nicolò Coppola – poiché non hanno alcuna certezza sul loro futuro lavorativo. Il rappresentante dell’assessorato regionale ha evidenziato che è del tutto legittima la posizione assunta anche dal consiglio comunale che, con delibera, ha espresso parere sfavorevole all'estinzione dell'Ipab, ma anche l’impossibilità di assumersi totalmente l’onere  dei dipendenti proprio perché tali spese porterebbero il Comune a sforare il patto di stabilità. la Regione Con il commissario straordinario dell’Ipab Regina Elena,  Francesca De Luca incontrerò il Prefetto per informarlo personalmente sugli esiti del tavolo tecnico. La situazione è difficile e noi abbiamo già agito concretamente con il personale Asu dell’Ipab. Adesso occorre trovare soluzioni immediate per gli altri lavoratori. Il tavolo tecnico sarà permanente finché non si troverà una soluzione di concerto con tutti gli Enti preposti».

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