Castellammare contro Umberto Eco: "Il suo articolo getta fango sulla nostra città"

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Castellammare contro Umberto Eco: "Il suo articolo getta fango sulla nostra città"
Contestato un pezzo pubblicato da "L'Espresso" che accusa il comune di aver intitolato una via a Telesio Interlandi. Notizia falsa

18 Gennaio 2016 - 00:00

Non è andato giù al sindaco di Castellammare del Golfo Nicolò Coppola, l’articolo di Umberto Eco pubblicato dal settimanale “L’espresso” che raccontava di una via intitolata dal comune a Telesio Interlandi noto per le sue teorie sul razzismo e per il suo antisemitismo, “uno sporco mascalzone che ha dedicato la vita intera a seminare odio razzista e antisemita con la rivista”, per citare la frase di Eco. La situazione, però, adesso è arrivata ad un altro capitolo. Ed il sindaco Coppola ha scritto al direttore de L’Espresso Bruno Manfellotto, chiedendo di rettificare il pezzo di Eco, visto che l’Interlandi a cui il comune trapanese ha dedicato la via è Pompeo Interlandi di Caltagirone, morto nel 1866. Ecco il testo della lettera del sindaco ed a seguire un passaggio dell’articolo di Umberto Eco contestato. "Egregio Direttore, in riferimento alla rubrica di Umberto Eco, nel numero dell’Espresso dell’undici luglio scorso, mi preme fare alcune precisazioni per amore di verità. Sono il sindaco di Castellammare del Golfo (TP) e voglio dire ad Umberto Eco che non esiste, nella mia città, alcuna via intitolata a Telesio Interlandi, noto per le sue teorie sul razzismo e per il suo antisemitismo. Quanto affermato nella vostra rivista ha suscitato sdegno e indignazione in tutta la comunità cittadina, la cui storia non dice di alcuna simpatia della stessa nei confronti di personaggi come Telesio Interlandi. A Castellammare esistono attualmente quattro centri di accoglienza per immigrati, che da Lampedusa sono stati accolti nella nostra cittadina con la grande disponibilità di tutti gli abitanti che operano attivamente per favorire l’integrazione di questi immigrati nel tessuto sociale cittadino. Esiste, in realtà, una via Interlandi dai primi anni del ‘900, intitolata probabilmente al principe Pompeo Interlandi di Caltagirone, morto nel 1866. Qualcuno, evidentemente, si è divertito a mettere in giro una “bufala” che è stata presa in considerazione da giornalisti e grandi intellettuali come Umberto Eco. Con tutto il rispetto, sarebbe bene, prima di pubblicare certe notizie, fare le dovute verifiche e ricerche. Non si danno notizie che gettano ombre su un’intera città, solo per sentito dire. Del resto Telesio Interlandi è morto nel 1965, mentre la via Interlandi esiste a Castellammare dai primi anni del ‘900. È risaputo che non si possono intitolare strade a persone che sono ancora in vita. La prego, gentilmente, di volere chiarire la vicenda per rispetto della verità e di un’intera comunità cittadina che si sente ferita dalle affermazioni del professore Umberto Eco. Ringraziandola per l’attenzione, porgo Cordiali saluti Nicolò Coppola" ECCO PARTE DELL’ARTICOLO DI UMBERTO ECO PUBBLICATO DA L’ESPRESSO “Il fatto che più colpisce è che a Castellammare del Golfo (Trapani) è stata intitolata una via a Telesio Interlandi (tra l’altro, neppure nato da quelle parti). Telesio Interlandi non era uno scienziato altrimenti rispettabile come Pende o un giurista rispettato anche nell’Italia post-bellica come Azzariti, ma uno sporco mascalzone che ha dedicato la vita intera a seminare odio razzista e antisemita con la rivista “La difesa della razza”. Chi sfoglia le annate di questa rivista, o ne legge l’antologia raccolta da Valentina Pisanty (Bompiani), si rende conto che solo un  personaggio in completa e servile malafede poteva pubblicare le menzogne e le assurdità tipiche di quella pubblicazione. Dimenticavo, sempre in quegli anni, Interlandi aveva pubblicato un “Contra judaeos” e anche chi non sa il latino può intuire quale fosse la sua missione”.

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