Carini, "mi presti il cellulare"? E poi chiedono il riscatto per restituirlo

Redazione

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Carini, "mi presti il cellulare"? E poi chiedono il riscatto per restituirlo
100 euro per restituire uno smartphone di ultima generazione

18 Gennaio 2016 - 00:00

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Carini hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato di due persone ed al deferimento in stato di libertà di una terza. Si tratta di Paolo Rappa, nato a Carini classe 1976 e Massimiliano Fanara, palermitano classe 1974, deferendo in stato di libertà R.P., palermitano classe 1995. Ai primi due è stata contestata l’estorsione, mentre il terzo, denunciato a piede libero, è indagato per appropriazione indebita. La storia ha dell’incredibile: nella giornata di lunedì R.P., con l’inganno, aveva convinto un giovane, conosciuto appena pochi giorni prima, a prestargli il telefono cellulare (un Samsung Galaxy di ultima generazione). Solo che, invece di restituirlo, se l’era tenuto, allontanandosi a bordo di uno scooter condotto da Rappa e lasciando sul posto il giovane, esterrefatto. La famiglia ha subito cercato di contattare il ladro, il quale, per tutta risposta, ha preteso la consegna di 60 euro per la restituzione del telefonino. Fortunatamente la famiglia, non accettando il sopruso, si è immediatamente rivolta ai Carabinieri di Carini, denunciando quanto accaduto. I Carabinieri del Nucleo Operativo non ci hanno messo molto a fare due più due: la descrizione fisica e il nome fornito, unitamente al fatto che nell’ultimo mese R.P., con lo stesso stratagemma, si era già impossessato di altri due smartphone (motivo per cui era stato ovviamente denunciato in entrambi i casi), ha subito messo le indagini sulla strada giusta. A quel punto si è trattato di organizzare lo scambio, che sarebbe dovuto avvenire sotto l’attenta vigilanza dei Carabinieri del Nucleo Operativo. La trattativa è durata tutto il pomeriggio di martedì, ed ha visto ben presto l’ingresso di Paolo Rappa e Massimiliano Fanara, i quali sono subentrati a R.P., nel dettare al legittimo proprietario del telefonino le condizioni per la riconsegna del cellulare. Col passare delle ore, la cifra richiesta è andata via via aumentando: ad una prima pretesa di 60 euro ne è seguita una seconda di 80, ed infine una terza di 100 euro. Anche il luogo dell’appuntamento è stato cambiato più volte, segno evidente del nervosismo dei malviventi, che probabilmente temevano un possibile intervento dei Carabinieri. Alla fine, verso le 22, l’incontro ha avuto luogo, nei pressi della sede del Banco Popolare di Carini, in via Elba. Dopo una breve discussione con le vittime, Rappa e Fanara hanno preso i 100 euro e, convinti ormai di avercela fatta, si sono dati alla fuga, senza neanche restituire il telefono. I due malviventi pensavano probabilmente di aver fatto un bel colpo, finché non si sono visti all’improvviso piombare addosso Carabinieri in borghese da ogni direzione. Bloccata ogni possibile via di fuga, i due malfattori sono stati inevitabilmente tratti in arresto. Una volta ricostruita in ogni dettaglio la vicenda, i due arrestati – dopo un breve transito in caserma per le formalità di rito – sono stati tradotti presso il carcere Ucciardone di Palermo. R.P., invece è stato denunciato a piede libero per appropriazione indebita del telefono cellulare (la terza, in poco più di un mese). Il telefonino è stato restituito al suo legittimo proprietario, che ha potuto così tirare, insieme alla famiglia, un sospiro di sollievo. Il giudice ha convalidato gli arresti, ed ha comminato a Rappa e Fanara la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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