Carini, furto all'interno di un villino, arrestati in tre

Redazione

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Carini, furto all'interno di un villino, arrestati in tre
Decisiva la segnalazione delle guardie giurate e di un cittadino

18 Gennaio 2016 - 00:00

La scorsa notte, nel corso di un servizio di controllo del territorio, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Carini, hanno proceduto all’arresto nella flagranza di reato tre persone palermitani, ma residenti a Carini, tutti con vari precedenti specifici alle spalle. Si tratta di Girolamo Savasta, classe ’82; Francesco Lo Cicero, classe ’84; Natale Lo Cicero, classe ’76. Era circa l’1 quando una pattuglia dei Carabinieri stava transitando lungo la Strada Statale 113, in quello che sembrava dover essere niente di più che un ordinario servizio notturno. Improvvisamente, la chiamata della Centrale Operativa: delle guardie particolari giurate ed un cittadino avevano segnalato movimenti sospetti nei pressi di un’abitazione privata, situata proprio sulla Statale. Nell’accorrere sul luogo della segnalazione, l’equipaggio della Radiomobile ha incontrato la macchina dell’agenzia di vigilanza privata, dalla quale ha ricevuto subito ausilio. Giunti sul posto, i Carabinieri hanno subito individuato il “palo”, la persona che era rimasta fuori per dare l’allarme ai complici all’interno qualora si fossero avvicinate le Forze dell’Ordine. Questi, una volta vistosi scoperto, non ci ha pensato due volte: è salito in macchina ed ha tentato di darsi ad una precipitosa fuga, venendo però bloccato praticamente subito dai Carabinieri, dopo un breve inseguimento. Una volta fermato è stato identificato in Francesco Lo Cicero. A bordo dell’autovettura è stato trovato ogni genere di attrezzi da effrazione, il kit per il perfetto scassinatore. A quel punto, è iniziata la caccia ai complici, le due “ombre” che sono state viste allontanarsi a piedi nel cuore della notte all’arrivo dei Carabinieri. In quel frangente è stato cruciale l’aiuto delle guardie giurate, che hanno riconosciuto i due fuggitivi. Immediatamente sono state diramate le ricerche, che hanno portato ad intercettare uno dei due mentre correva su via Mattarella, mentre l’altro è stato rintracciato nel momento in cui faceva rientro presso la propria dimora. Nel cortile dell’abitazione presa di mira dai ladri veniva rinvenuta poi una seconda autovettura, all’interno della quale i topi di appartamento avevano accumulato gli oggetti che avrebbero dovuto costituire il “bottino” della nottata: una bicicletta, un tubo in rame di circa 50 metri, circa 10 kg di raccordi metallici per tubazioni, cavi elettrici e attrezzi da carpenteria. Inevitabilmente è scattato l’arresto per i tre malviventi, essendosi configurato il tentativo di furto aggravato. Recuperata e restituita al legittimo proprietario la refurtiva, i militari dell’Arma hanno condotto gli arrestati in caserma per gli accertamenti di rito, e quindi al carcere “Ucciardone”. Lunedì mattina si è poi svolto il giudizio direttissimo: il giudice ha convalidato l’arresto, ed ha comminato per tutti e tre la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, pertanto rimessi in libertà.

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