Carabinieri, aumentano i furti nelle Chiese siciliane

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Carabinieri, aumentano i furti nelle Chiese siciliane

18 Gennaio 2016 - 00:00

Anche quest'anno i Carabinieri del Tutela Patrimonio Culturale (Tpc) della Sicilia hanno presentato il consuntivo relativo alle attività preventive e repressive in difesa del patrimonio culturale siciliano. I dati provengono dalla Banca Dati dei Beni Culturali illecitamente sottratti, costantemente alimentata dai Carabinieri del Tpc e che, oggi, è la più grande memoria informatica del mondo per  la tutela del patrimonio artistico siciliano. I furti nel 2012, rispetto al 2011, rimangono pressoché stabili. Furono 61 nel 2011, 32, invece, nel 2012. Nel dettaglio, 2 furti ai musei, 3 agli enti pubblici, 43 alle Chiese, 14 in casa di privati. La provincia siciliana più colpita è Palermo (33 furti), segue Catania (9), Trapani e Messina (7), Agrigento (4), Enna e Ragusa (1). Nessun furto è stato registrato nelle province di Caltanissetta e Siracusa. I dati, però, rivelano un calo dei furti di opere d'arte, in parte spiegabile anche attraverso l'intensificarsi delle attività di controllo al mercato, sia quello di tipo tradizionale, esercizi commerciali, fiere e mercatini, sia al nuovo mercato telematico, siti web ecc. ad eccezione dei furti nelle chiese. Nell’ambito dell’attività preventiva i militari del Nucleo hanno portato a termine 581  controlli ed ispezioni (744 nel 2011), in tutte le province siciliane, suddivisi così: 88 verifiche sicurezza a musei, biblioteche e archivi  (119 nel 2011); 170 controlli ad aree archeologiche (185 nel 2011); 103 controlli ad aree tutelate da vincolo paesaggistico (97 nel 2011); 152 controlli esercizi antiquariali, commerciali e privati (233 nel 2011); 68 controlli mercati e fiere antiquariali (110 nel 2011); elevando 5 sanzioni amministrative (furono 12 nel 2011)  per inosservanza degli obblighi previsti a carico dei commercianti.   Un dato importante è l’aumento dei furti ai danni di chiese ed enti religiosi, determinato da una grande quantità di edifici di culto presenti nel territorio siciliano, anche se le varie diocesi siciliane  hanno migliorato i sistemi di sicurezza e di allarme e hanno avviato la completa catalogazione informatica dei beni chiesastici.   I beni culturali recuperati nel 2012 sono di seguito suddivisi in dettaglio: 9.008 beni archeologici (1.502 nel 2011); 2.077 beni paleontologici (871 nel 2011); 173 beni d'antiquariato (53 nel 2011); 17 beni artistici falsi (4 nel 2011);   per un totale di 11.275 oggetti del Patrimonio Culturale, quantificabili in un valore commerciale di oltre tre milioni di euro (nel 2011, 1,3 milioni di euro), che nel corso del 2012 sono stati restituiti, attraverso musei, chiese, soprintendenze, alla fruizione della collettività e dei privati. Il dato numerico relativo ai reperti archeologici  e paleontologici recuperati è sintomatico di una situazione endemica di saccheggio dei siti archeologici e paleontologici siciliani, da parte di tombaroli, che difficilmente può avere riscontro attraverso le segnalazioni e le denunce di simili tipologie di reato (scavo clandestino). Tra le operazioni più importanti portate a termine dal reparto nel corso del 2012, spiccano il sequestro di 867 reperti paleontologici presso un’abitazione  privata di Sciacca (AG), il recupero di 12 importanti opere pittoriche del ‘600 e ‘700 trafugate dalla chiesa di San Nicola di Trapani, la confisca e la definitiva consegna al museo “P. Orsi” di Siracusa di un tesoro di 4.035 antiche monte in oro, argento e bronzo. Il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale della Sicilia, per la sua meritoria attività, è stato insignito della Medaglia di Benemerenza della Regione Siciliana.

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