Boccadifalco, una discarica a cielo aperto, proteste dei residenti

Redazione

Palermo

Boccadifalco, una discarica a cielo aperto, proteste dei residenti
Ammassato un cumulo di rifiuti per strada, che ha bloccato la circolazione: "Siamo stanchi di avere i rifiuti davanti casa"

18 Gennaio 2016 - 00:00

Dopo che la Rap ha spostato i contenitori della spazzatura da Via Boccadifalco e Via Fanara, la gente ha comunque continuato a buttare la spazzatura per terra, una forma di protesta sicuramente non civile. Chi abita accanto a queste discariche a cielo aperto, stamattina ha trovato gli ingressi delle abitazioni ostruiti dalla enorme quantità della spazzatura. “Noi del Comitato per Boccadifalco ci siamo subito attivati chiamando immediatamente la polizia, i vigili urbani ed, attraverso Nicola Arduino, è stato contattato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando”. Da settimane a Boccadifalco i residenti protestano per lo spostamento dei cassonetti. “Abbiamo suggerito che non era il caso di togliere tutte le postazioni di conferimento rifiuti – dicono dal Comitato – e che si poteva applicare come soluzione o una riduzione del numero di cassonetti, oppure l’utilizzo di quelli più piccoli. Ma non il completo spostamento. Gli anziani hanno difficoltà a recarsi nei nuovi punti raccolta, sono posizionati in luoghi lontani e poco sicuri. La Rap deve trovare una soluzione. La Circoscrizione non riesce a sopperire alle tante difficoltà del nostro quartiere, il sindaco non si è fatto vivo. La Rap non è intervenuta perchè dopo le 11 di sabato mattina non può autorizzare lo straordinario. Siamo molto delusi”.

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