Bagheria, finisce in manette rapinatore seriale di tabaccherie

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Bagheria, finisce in manette rapinatore seriale di tabaccherie
Indagini in corso per identificare i complici delle rapine

18 Gennaio 2016 - 00:00

Eseguita dalla polizia, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dalla Procura della Repubblica di Termini Imerese, nei confronti di Benito Marino, 29enne palermitano, ritenuto responsabile, in concorso con altri tre complici, di una rapina ai danni di una tabaccheria bagherese. Lo scorso 13 gennaio, il giovane, con freddezza e dimestichezza, armato di coltello, è entrato all’interno di una rivendita di tabacchi, a Bagheria, insieme ad altri tre complici, incurante della presenza dei clienti. I quattro, travisati ed armati di pistola, fatto ingresso nell’esercizio commerciale, hanno allontanato, con fare aggressivo, i clienti dall’area circostante il bancone. Uno dei quattro, generando un autentico clima di terrore, si è messo a cavalcioni della vetrata di sicurezza, posta tra il bancone e l’area clienti, lasciando intendere al titolare il proposito di scavalcarla, se non fosse stato consentito l’accesso ai complici, nel frattempo posti dietro l’uscio. L’esercente, terrorizzato, di fronte ai modi minacciosi dei rapinatori, ha  consentito l’accesso oltre il bancone a due dei malviventi, cercando in tal modo di rasserenare gli animi ed evitare più gravi conseguenze, anche per l’incolumità dei presenti. Il terzo malvivente, balzato giù dalla vetrata, ha raggiunto i complici. Impossessatisi del denaro contante contenuto nelle casse, circa 2 mila euro, di schede telefoniche per un importo di 1300 euro e gratta e vinci per un valore di circa 150 euro, i quattro malviventi sono fuggiti a bordo di un’autovettura. Spettatore della fuga, un cittadino che, comprendendo cosa fosse appena accaduto all’interno della tabaccheria, ha annotato la targa dell’auto. Le indagini sono giunte ad una svolta, quando gli agenti del commissariato “San Lorenzo”, pochi giorni dopo, il 22 gennaio, hanno arrestato Benito Marino insieme ad altri tre complici per un’analoga rapina commessa, stavolta, in via Emilia, a Palermo. In quel caso, i poliziotti, durante il normale servizio di prevenzione e controllo del territorio, si recarono in via Emilia dove era stata segnalata una rapina ai danni di una tabaccheria. Durante l’avvicinamento, i poliziotti notarono, in via Trinacria, nei pressi della via appena segnalata dalla Sala Operativa, quattro giovani scappare in direzione di via Valdemone. Ne nacque un rocambolesco inseguimento, al termine del quale, grazie all’ausilio di altre volanti si riuscì a bloccare, con non poche difficoltà e con la preziosa collaborazione di numerosi astanti tre dei fuggitivi, uno dei quali prima di essere fermato, si era disfatto di una pistola. Il quarto riuscì, dopo aver lanciato per terra un coltello di grosse dimensioni, a dileguarsi, facendo perdere le tracce. Gli agenti, tesa una trappola al fuggitivo, lo arrestarono un’ora dopo. A seguito dell’arresto, gli investigatori hanno svolto una meticolosa attività di indagine volta ad accertare eventuali rapine commesse dagli stessi rapinatori. I poliziotti hanno accertato come, anche nei giorni precedenti la rapina di via Emilia, l’attività criminale di Marino fosse stata particolarmente fervente: tra gli episodi di rapina analizzati dagli agenti anche quella compiuta alla tabaccheria “Maggiore” di Bagheria, lo scorso 13 gennaio. Determinanti, in quest’ultimo caso, sono state le immagini registrate dal sistema di video sorveglianza della tabaccheria che hanno ritratto perfettamente il 29 enne, immediatamente riconosciuto dai poliziotti, nonostante fosse parzialmente travisato. A suffragare tale indizio, anche i tabulati telefonici che hanno attestato come il telefono di Marino abbia agganciato alcune celle posizionate a pochi metri della tabaccheria e, quindi, compatibili con il tempo ed il luogo della rapina. Infine, ma non meno importante, la targa dell’auto annotata dal cittadino che con la sua collaborazione ha consentito di individuare il proprietario, ovvero lo stesso Marino. Eseguita l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, gli agenti hanno condotto il ventinovenne presso la locale casa circondariale, dove si trova attualmente recluso. Indagini sono in corso per identificare i complici ed accertare se il giovane sia autore anche di altre rapine.

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