Avevano ville ed appartamenti, ma chiedevano il sussidio. Denunciati

Redazione

Palermo

Avevano ville ed appartamenti, ma chiedevano il sussidio. Denunciati
La Guardia di Finanza ha scoperto 26 persone che hanno dichiarato il falso per accedere a prestazioni sociali agevolate

18 Gennaio 2016 - 00:00

Avevano richiesto al proprio Comune di residenza il contributo per il pagamento del canone di locazione previsto per le famiglie meno abbienti, ma in realtà erano proprietari di  una villa e di appartamenti. Sono solo 2 dei 26 soggetti che i Reparti dipendenti dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Palermo hanno scoperto in città e in provincia e segnalato all’Autorità Giudiziaria nell’ultimo periodo, in un vasto piano d’azione avviato ad inizio anno finalizzato a verificare l’effettivo possesso dei requisiti di legge previsti per accedere alle prestazioni sociali cosiddette “agevolate” ed individuare casi di frode in danno della finanze pubbliche e dei  cittadini bisognosi che ne hanno effettivamente diritto. Complessivamente, negli ultimi due mesi, sono stati effettuati 41 controlli nei confronti di soggetti che hanno richiesto ed ottenuto contributi assistenziali, sotto forma di erogazioni in denaro, come assegni familiari, indennità per invalidità, buoni scuola e integrazioni all’affitto, oppure sotto forma di esenzioni, come ad esempio l’esenzione del pagamento dei ticket sanitari. Di questi controlli, 26 – pari a circa il 63% – si sono conclusi con la denuncia di altrettanti soggetti che, a vario titolo, hanno indebitamente richiesto e beneficiato di agevolazioni, attestando falsamente di rientrare in determinate fasce di reddito ovvero omettendo l’indicazione di dati e notizie riguardanti il patrimonio personale e familiare. I soggetti sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria, a seconda dei casi, per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, ovvero per falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico. L’importo delle somme illecitamente riscosse ovvero non pagate, con conseguente danno all’erario, ammonta complessivamente a circa 60 mila euro. Nello specifico, il Gruppo di Palermo, le Compagnie di Bagheria e Termini Imerese, le Tenenze di Cefalù, Corleone e Petralia Soprana, oltre al Nucleo di polizia tributaria di Palermo, hanno denunciato: 16 soggetti che avevano dichiarato di possedere redditi inferiori alla fascia prevista per ottenere il beneficio dell’esenzione dal pagamento del ticket sanitario, relativamente a  prestazioni mediche di importi oscillanti fra un minimo di 70 euro a un  massimo di 1.700 euro; 3 persone che al fine di ottenere il contributo sul canone di locazione avevano attestato falsamente un reddito inferiore a quello effettivamente percepito; peraltro, uno di essi aveva omesso di attestare nella richiesta di un contributo di 4.200 euro il possesso di due appartamenti e un altro, richiedente un bonus di 3.000 euro, di un villino, essendo altresì proprietario di 2 autovetture di grossa cilindrata e 2 moto; 1 soggetto che aveva rappresentato al comune di residenza una situazione economica familiare non veritiera tesa ad ottenere l’assegno per il proprio nucleo familiare, percependo indebitamente un contributo di 1.700 euro; altri 5 che avevano dichiarato un reddito inferiore a quello ricostruito dai finanzieri al fine di accaparrarsi il contributo per l’acquisto dei libri di testo scolastici; Infine, un soggetto è stato denunciato per truffa aggravata per aver simulato la condizione di cecità assoluta al fine di percepire la pensione di invalidità civile e l’indennità di accompagnamento, per oltre 40.000 euro. I controlli delle Fiamme Gialle palermitane in questo delicato settore, stanno proseguendo al fine di evitare la distrazione di risorse pubbliche e garantire la corretta erogazione dei contributi solo a coloro che versano in effettive e reali condizioni economiche disagiate.

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