Altavilla, l'operazione "Milicia Violenta 2" si conclude con due arresti

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Altavilla, l'operazione "Milicia Violenta 2" si conclude con due arresti
I carabinieri della compagnia di Bagheria fanno luce su una serie di rapine violente ai danni di anziani

18 Gennaio 2016 - 00:00

Due misure cautelari, per i reati di rapina e porto abusivo di arma da fuoco. Questo il bilancio dell’operazione di polizia “Milicia Violenta 2”, condotta alle prime luci dell’alba dai Carabinieri della Compagnia di Bagheria e nel corso della quale è stata notificata l’ordinanza emessa dalla Dott.ssa Angela Lo Piparo, GIP presso il Tribunale di Termini Imerese. I provvedimenti cautelari riguardano:   RIO Giuseppe, 25enne di Trabia (attualmente agli arresti domiciliari) autore di tre rapine; GERACI Domenico, 34enne di Casteldaccia (già arrestato per rapina ed attualmente in carcere a Trapani), per porto abusivo di arma da fuoco.   L’operazione condotta nella scorsa mattinata rappresenta il completamento di quella condotta lo scorso 15 aprile, quando veniva fatta luce su un’altra serie di rapine e furti, anche in abitazione, commessi tra Trabia, Altavilla Milicia e Palermo.   Le indagini, continuate anche dopo l’esecuzione di quelle misure, condotte dai carabinieri della Compagnia di Bagheria e dirette dalla Procura di Termini Imerese, hanno consentito, in particolare, di fare luce su una serie di rapine in abitazione, commesse nel periodo aprile-maggio 2012 da un gruppo di giovani nel comune di Altavilla Milicia.   Tali episodi, nel corso dei quali erano state rubate anche armi da fuoco, avevano presentato sin da subito elementi di analogia sia per modalità, consistenti in una particolare violenza ed efferatezza, che per le vittime colpite, quasi tutte appartenenti alla fascia “debole” degli anziani soli ed indifesi.   I militari, nell’ambito dei servizi predisposti al fine di prevenire analoghi reati, riuscivano a sventare una rapina, che doveva essere commessa a Termini Imerese, hanno accertato la disponibilità di Domenico Geraci di un’arma da fuoco, chiamata dagli indagati con l’appellativo “Bambino” per non destare sospetti.   Gli altri fatti ricostruiti dai Carabinieri sono: la rapina in abitazione commessa da Giuseppe Rio (assieme ad altri) ai danni di un anziano residente ad Altavilla Milicia, nel corso della quale alla vittima, minacciata con un coltello, erano stati sottratti tre fucili, uno dei quali successivamente recuperato e sequestrato dai militari;   la rapina commessa da Giuseppe Rio (assieme ad altri) ai danni di una anziana residente ad Altavilla Milicia, che era stata scaraventata a terra e minacciata con un coltello, mentre le venivano sottratti gioielli, soldi e buoni fruttiferi;   la rapina in abitazione commessa da Giuseppe Rio (assieme ad altri) ai danni di un anziano residente ad Altavilla Milicia, nel corso della quale alla vittima, minacciata con un coltello e poi rinchiusa in bagno, erano stati sottratti due fucili e alcuni oggetti in oro.

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