Redazione

Palermo


Antonino Fontana, posteggiatore abusivo, non sopportava l´apertura del parcheggio nei pressi del Moro. La polizia ha arrestato altre due persone

18 Gennaio 2016 - 00:00

I Falchi della Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso” della Squadra Mobile hanno chiuso il cerchio intorno agli autori di un pesante episodio di violenza avvenuto lo scorso mese in zona Arenella in occasione del quale un’intera famiglia (gestori di un parcheggio privato nei pressi del pub “il Moro”) divenne bersaglio dei colpi di fucile esplosi da un uomo, parcheggiatore abusivo, identificato come Antonino Fontana, 52enne, pregiudicato, tratto in arresto poche ore dopo la commissione del delitto. Le indagini hanno permesso di ricostruire il movente del delitto, legato alla recente apertura di un parcheggio privato, regolarmente autorizzato, gestito dalle vittime del tentato omicidio, che erano entrato in concorrenza con i posteggiatori abusivi che svolgono la propria attività illecita nei pressi del pub “Il moro”. La fermezza dei titolari del parcheggio privato, a cui era stato ripetutamente intimato di abbandonare la propria attività, più volte intimiditi, aveva esasperato gli animi degli abusivi contro i gestori del nuovo parcheggio. Nella tarda serata dell’8 agosto scorso, Fontana, sotto l’evidente effetto di bevande alcooliche, decideva di risolvere brutalmente il problema; giunto a bordo della sua motoape, dopo aver confabulato con  altri due uomini decideva, in compagnia degli stessi, di affrontare i titolari del parcheggio minacciandoli ed inveendo contro di loro. Con tono perentorio e intimidatorio i tre posteggiatori abusivi invitavano ancora una volta i proprietari a chiudere il loro parcheggio privato, ritenuto dannoso per i guadagni dei tre malfattori; trovandosi davanti all’ennesimo rifiuto degli interlocutori, Fontana imbracciava un fucile, tenuto nascosto nel cassone vano della motoape ed esplodeva un colpo all’indirizzo dell’intera famiglia delle vittime, alla presenza di una bambina di pochi anni. Il parcheggiatore abusivo è fuggito a bordo del mezzo e, per qualche ora, ha fatto perdere le sue tracce. Le pattuglie della Polizia di Stato, intervenute sul posto, battevano palmo a palmo la zona dell’Arenella nei luoghi frequentati dall’uomo, il quale veniva identificato in breve tempo. Rintracciato dai “Falchi” della Squadra Mobile in piena notte, in via Papa Sergio e sottoposto a fermo di indiziato del delitto per il tentato omicidio. Gli agenti Squadra Mobile hanno raccolto ogni elemento utile alla ricostruzione dei fatti, verbalizzando i racconti delle vittime e concentrando la loro attenzione anche sulla descrizione degli uomini (anche loro posteggiatori abusivi in quel sito) che accompagnavano Fontana e lo avevano istigato a sparare, con frasi quali “…fagliela pagare, lassali a terra…”. Le indagini hanno consentito, in prima battuta, di provare la responsabilità di Fontana quale autore materiale del tentato omicidio, avendo esploso il colpo di fucile all’indirizzo di coloro che lo stesso considerava i propri concorrenti; gli approfondimenti investigativi hanno poi consentito di identificare gli altri due uomini ritenuti i fiancheggiatori dell’uomo, i quali, con fare minaccioso la stessa sera e nelle giornate precedenti avevano preso parte alle intimidazioni finalizzate alla chiusura del parcheggio autorizzato. Alla stregua delle risultanze investigative, il giudice per le indagini preliminari  del Tribunale di Palermo Dr.Francolini su richiesta del Pubblico Ministero dottoresssa Cescon, condividendo le risultanze investigative della Squadra Mobile ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere anche per Salvatore Cosenza e Guido Galifi, entrambi 62enni, ritenuti responsabili del reato di tentata estorsione in concorso tra loro. I due restano indagati anche per l’ipotesi di concorso in tentato omicidio, per la quale sono tuttora in corso gli accertamenti dei Falchi della Squadra Mobile.

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