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Palermo


Debutto oggi nella spiaggia di Mondello per il servizio baywatch affidato a dei cani

18 Gennaio 2016 - 00:00

Merlino, Artù, Seline. C’è anche Kalì, Sean, Kira, Maya ed Akira. Ecco “lo squadrone” di salvataggio che stamattina ha fatto il proprio debutto nella spiaggia di Mondello. È cominciato oggi, infatti, il servizio di salvataggio effettuato dai bagnini a quattro zampe. Novelli “baywacth”, autorizzati dalla Capitaneria di Porto, che grazie all’accordo con la Mondello Italo Belga, che da tempo perseguiva questa collaborazione, sorveglieranno il golfo di Mondello per tutti i week-end di luglio e agosto e nei giorni festivi. Altre cinque unità cinofile affiancheranno i tre “colleghi” alternandosi durante i fine settimana estivi. È previsto, infatti, oltre a una postazione fissa con gazebo accanto a una delle torrette di salvataggio, il pattugliamento costante di tutto il litorale.  “Mondello è la prima spiaggia della Sicilia a dotarsi di unità cinofile per la sicurezza in mare – dice Marcello Consiglio, referente della sezione siciliana della Sics, la Scuola italiana cani salvataggio – e questo servirà non solo a garantire i bagnanti nei momenti di maggiore affluenza, ma anche a far conoscere i nostri cani e il loro lavoro. Peraltro, già nel 2010, insieme alla Mondello Italo Belga avevamo organizzato una presentazione in spiaggia, con una dimostrazione di quello di cui questi cani sono capaci”.  “Sono molto soddisfatto di essere riuscito, finalmente, a portare questi simpatici baywatch a Mondello – sorride Gianni Castellucci, amministratore delegato della Mondello Italo Belga – La loro presenza, a fianco dei quaranta professionisti che garantiscono la sicurezza giornaliera della spiaggia, rende la spiaggia più… allegra! E poi siamo sempre attenti ai possibili miglioramenti e arricchimenti del nostro servizio e i cani bagnini sono un inedito dalle nostre parti”.  È importante sottolineare che i cani, proprio come i colleghi umani della Mondello Italo Belga, sono dei professionisti, con un addestramento specifico.  “Le nostre unità cinofile seguono un corso di addestramento di nove mesi – continua Consiglio – al termine del quale vengono sottoposte a una prova finale per il rilascio del brevetto che ha validità annuale. L’aspetto più importante è che cani e padroni vanno a scuola insieme, fanno tutto insieme. L’intesa deve essere massima: devono capirsi con uno sguardo, perché in emergenza non c’è tempo da perdere e non devono preoccuparsi l’uno dell’altro, ma sapere di poter contare sull’aiuto reciproco. Per questo motivo il cane non può e non deve mai andare in mare da solo, perché non è in grado di valutare i segnali e il livello di pericolosità”.  È stato anche provato che la presenza di un cane facilita i salvataggi perché, soprattutto i bambini, si sentono rassicurati dall’arrivo dell’animale. I cani bagnini indossano poi una speciale imbragatura, realizzata ad hoc dalla Protezione Civile che permette loro un migliore galleggiamento e, grazie alla presenza di diverse maniglie, un più facile appiglio per le persone in difficoltà. Le razze scelte per l’addestramento sono tre: labrador, golden retriever e terranova (quest’ultima però non viene impiegata in Sicilia perché non è in grado sopportare un clima così caldo).  “Si tratta di cani molto docili e abituati al riporto, caratteristiche che, insieme all’agilità corporea e alle capacità natatorie, li rendono idonei a queste attività, oltre a possedere un pelo idrorepellente e zampe palmate, ideali per il nuoto. Per i conduttori – spiega ancora Marcello Consiglio – è richiesta invece una notevole abilità nel nuoto e un allenamento costante”.

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