Redazione

Cronaca

18 Gennaio 2016 - 00:00

A giorni potrebbe scoppiare il caos in circa 6.000 comuni italiani. Sono quelli che si trovano alle prese con il cambio della società di riscossione dei tributi. Negli ultimi giorni, infatti, Equitalia ha inviato ai sindaci italiani la richiesta di non inviare più ruoli a partire da lunedì 20 maggio. E chi provvederà a riscuotere le multe non pagate? A  questo punto per la stragrande maggioranza dei Comuni si profila una situazione particolarmente difficile, perché il rischio è che molte delle multe o delle tasse potrebbero anche non essere pagate. Ma in realtà è una "gioia" che dura lo spazio di un secondo. Anche il Comune di Monreale è coinvolto in questa situazione. Ma il sindaco Filippo Di Matteo ha già attivato gli strumenti per evitare che si crei il “buco” della riscossione dei tributi. “Equitalia ha inviato la comunicazione di stop del servizio nel rispetto di una legge che farà cessare le attività dell'ente nei servizi di riscossione per le amministrazioni locali dal 30 giugno – ha detto Di Matteo -. Ma noi ci stiamo già attivando. Si parla, intanto di un’ulteriore proroga, ma stiamo già predisponendo l’affidamento per la riscossione dei tributi (seconda fase) ad una società esterna. A giorni sarà tutto definito”. La prima fase della riscossione, cioè quella dell’invio della multa o della tassa da pagare, continuerà a rimanere di competenza del Comune. La seconda fase, invece, sarà affidata attraverso un bando di gara ad una società esterna.

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