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18 Gennaio 2016 - 00:00

Il Consorzio Sviluppo e Legalità che si occupa della gestione e dell'utilizzo dei beni confiscati alla mafia, fra quali quelli di esponenti di spicco del clan mafioso dei “corleonesi” come Salvatore Riina, Bernardo Provenzano, Bernardo Brusca, Giuseppe Genovese, ha ottenuto 70 mila euro dal Governo regionale che ha impegnato queste somme nella finanziaria regionale approvata la notte scorsa . Soddisfazione è stata espressa dal presidente del Consorzio “Sviluppo e Legalità” Filippo Di Matteo che è anche sindaco di Monreale, che per territorio è uno dei Comuni più estesi del Consorzio e che ha una grande quantità di beni confiscati alla mafia. “Ringrazio il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta che ha mantenuto l'impegno di concedere un finanziamento al nostro consorzio, che ci consentirà di portare avanti una efficace politica di proficuo utilizzo degli immobili sottratti a soggetti che portano nomi pesanti nella gerarchia mafiosa. Il nostro obiettivo – ha continuato Di Matteo – è quello di sensibilizzare gli studenti e le associazioni nell’impegno per promuovere la legalità, creando nuove condizioni di sviluppo economico e sociale. Sui terreni che erano ieri di proprietà di potenti e temuti esponenti di “cosa nostra” oggi lavorano molti giovani che producono olio, vino, pasta, legumi commercializzati su scala nazionale nelgrande ipermercato, unito alla bottega della porta accanto. Chi gusta uno di questi prodotti tocca con mano una nuova realtà: istituzioni, forze dell'ordine, società civile, insieme, per il riscatto della Sicilia, per la cultura della legalità, per lo sviluppo nella legalità”. Il Consorzio è uno tra i primi in Italia ed è divenuto un progetto pilota ed un modello per il Ministero dell'Interno.

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