Giorgio Vaiana

Cronaca

18 Gennaio 2016 - 00:00

“Denunciare è un obbligo morale, ma anche di legge”. Questa frase Ninni Gullo, ingegnere monrealese vittima di estorsione e figlio dell’ex sindaco Toti, nel corso della nostra chiacchierata la ripete tante volte. Ninni ha un’azienda che si occupa di progettazione, costruzione di edifici ed anche di smaltimento di rifiuti pericolosi come l’amianto e di verifiche ambientali. A giugno 2012 la sua impresa inizia a costruire un palazzo con otto appartamenti per conto di un privato . “A settembre un tizio va a trovare mio padre a casa – racconta Ninni – spiega all’ex sindaco di non conoscere suo figlio e di venire da parte di Cosa Nostra. “Disse a mio padre che se la nostra ditta voleva “mettersi a posto” erano necessari 8.000 euro. Che equivalgono a mille euro per ogni appartamento che stavamo realizzando”. Toti Gullo riferì tutto al figlio e denunciarono la richiesta di estorsione alle autorità. “Non abbiamo fatto nulla di eccezionale – dice Ninni – solo il nostro dovere di   cittadini. Denunciare è una scelta obbligata sia dal punto di vista etico/morale che dal punto di vista aziendale, perché si rischia di far precipitare il proprio lavoro in una spirale distruttiva”. L’azienda di Ninni è iscritta da tempo ad Addiopizzo di cui condivide l'impegno e la finalità. "Credo, continua Ninni, che ogni generazione dia il proprio contributo alla Società, forse quello della mia è quello di avere dato vita alla ribellione al pizzo e la rivendicazione al lavoro libero. Ringrazio Addiopizzo e Libero Futuro l'altra associazione antiraket, nonché le Forze dell'Ordine e la Magistratura. Quando si è vittima di estorsioni non c’è altra scelta che denunciare – conclude Ninni – Non bisogna fare il loro gioco, ma stare dalla parte dello Stato e della legalità.” Sulla vicenda è intervenuto Giuseppe Magnolia, ex assessore ai lavori pubblici durante il mandato di Toti Gullo come sindaco: “Le amministrazioni devono agevolare e facilitare la crescita e lo sviluppo del territorio basando la propria  azione dentro gli ambiti della legalità, ed è proprio l'esperienza che io ho vissuto lavorando nell'amministrazione Gullo. All' interno di questi binari qualsiasi amministrazione deve lavorare corroborata dalla solidarietà di tutte le forze politiche costruendo un muro compatto davanti a fenomeni mafiosi che impediscono anche i più piccoli tentativi di creare lavoro e sviluppo”.

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