Giorgio Vaiana

Cronaca


Un ragazzo si è inventato un lavoro lasciando la cittadina normanna. Ed ora i suoi prodotti "vanno a ruba"

18 Gennaio 2016 - 00:00

Nel 2005 Giorgio Liga l'aveva presa come una sconfitta. Lasciare la città natìa per spostarsi al Nord. Un percorso che hanno fatto centinaia di persone e che per lui si è rivelata la scelta più azzeccata del mondo. Perchè, dopo essere stato ascensorista per 4 anni prima di essere messo in mobilità e dopo aver lavorato in un supermercato, Giorgio ha intuito che avrebbe dovuto fare da sè. E così è venuta fuori tutta la sua passione per i tartufi, in un territorio, quello Veneto, pieno di amanti di questo fungo tanto prezioso quanto difficile da scovare.E frequentando la gente del posto, Giorgio ha deciso di "buttarsi" nel mondo della creazione artigianale dei vanghetti da tartufo, gli strumenti necessari ai "cacciatori" di tartufo per scavare il terreno e recuperare il prezioso "tesoro". Così, in un piccolo laboratorio allestito a casa sua, Giorgio ha dato sfogo alla sua genialità ed ha creato strumenti unici dal design accattivante che, giorno dopo giorno, sono diventati sempre più richiesti e ricercati. Tanto che Giorgio deve lavorare ogni giorno per smaltire gli ordini. "Per farne uno ci posso mettere anche sei ore – dice Giorgio -, dipende dalla complessità della punta richiesta e dalle incisioni che il cliente vuole". Già, perchè i vanghetti sono tutti personalizzabili con varie incisioni che Giorgio fa fare ad un amico. Il vanghetto, a quel punto, diventa davvero un pezzo unico quasi da collezionare. Ogni cacciatore, poi, ha le sue "manie": c'è chi lo vuole con un manico più o meno lungo, lucido, opaco, la forma della punta in un modo o in un altro. E Giorgio è lì, pronto ad accontentare tutti. "Forse il segreto del mio successo è proprio questa artigianalità nel fare i vanghetti che un po' si era perduta", dice Giorgio. Lui ha lasciato un pezzo di cuore in Sicilia. Tanto che quando può torna subito a Monreale ed a Palermo dove ha la ragazza. "Monreale, però, non mi manca – dice – mi trovo bene a Vicenza. È difficile solo sapere che la tua ragazza vive lontano da te. Per il resto, mi organizzao per venire a trovarla tutte le volte che posso". Giorgio, tra l'altro, è stato il primo costruttore italiano ad avere i vanghetti esposti presso il museo del tartufo nero di Norcia. Oltre ad aver preso parte a due dei più importanti appuntamenti mondiali, come il Nopa Truffle festival e l'Oregon Truffle festival. Ed in progetto ha anche dei lavori per Dubai. Un monrealese alla conquista del mondo grazie alla sua geniale idea. In bocca al lupo Giorgio 

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