Redazione

Cronaca

18 Gennaio 2016 - 00:00

Monreale è uno degli 800 comuni italiani dove si pagherà la seconda rata Imu. Dopo il caos degli ultimi giorni, il Governo italiano ha fornito l’elenco di quei comuni chiamati ad integrare l'imposta del 2013 entro il 16 gennaio 2014. Integrazione che, secondo il decreto legge, spetta a quei comuni che hanno stabilito per quest'anno un'aliquota superiore allo 0,4%.  Nel comune normanno, dunque, è stata approvata la delibera che ufficializza l'addizionale IMU sulla seconda rata della prima casa (per le seconde case, infatti, il discorso resta immutato e la tassa resta confermata).  Ma perché questo esborso non previsto su una tassa che a detta del Governo sarebbe stata coperta direttamente dallo Stato? Perché la copertura non è stata possibile: mancano infatti le risorse nelle casse dello Stato per garantire la copertura totale della tassa e così dei circa 3 miliardi necessari, il Governo ha in mano solo 2,1 miliardi. Perciò i primi cittadini di questi Comuni che nel 2013 hanno deliberato aliquote superiori allo 0,4% faranno pagare entro il prossimo gennaio il 40% della maggiorazione, mentre il 60% resta a carico dello Stato.  Circa 3 milioni di edifici in quasi tutte le province italiane dovranno pagare tra i 71 e i 104 euro, a seconda dell'aliquota comunale del 2013. Nella provincia di Palermo, a fare compagnia a Monreale, la seconda rata Imu si pagherà nel capoluogo, a Balestrate, Bisacquino, Bolognetta, Caccamo, Castellana Sicula, Mezzojuso, Montelepre, Roccamena, San Giuseppe Jato, Santa Cristina Gela, Trappeto e Villabate. Questo pagamento a compensazione, però, può essere letto come una sorta di punizione che il Governo ha voluto dare a quei sindaci “furbetti” che hanno predisposto un’aliquota più alta, messo a bilancio le entrate previste, certi che lo Stato avrebbe pagato. Ma così non è stato. E come al solito a pagarne le conseguenze saranno i cittadini. Perché questa mini Imu, che andrà pagata entro il 24 gennaio 2014, dovranno pagarla tutti, proprietari di abitazione principale compresi. Secondo il decreto legge 30 novembre 2013 numero 133, infatti, saranno chiamati ugualmente a pagare per la prima casa i contribuenti residenti in quei comuni dove si è deciso per il 2013 di aumentare l’aliquota rispetto a quella di base prevista dalla legge, ossia il 4 per mille. In questo caso, il pagamento dovrà essere eseguito nella misura del 40% della differenza che risulta tra l’aliquota del 4 per mille e quella decisa dal comune. Monreale è tra questi COME CALCOLARLA Fermo restando che il Comune invierà le cartelle a casa, ognuno può provare a farsi i conti da soli. Per il calcolo si deve innanzitutto individuare la base imponibile che è data dalla rendita catastale rivalutata al 5% e poi moltiplicata per il coefficiente moltiplicatore che è 160 per l’abitazione principale. All’importo ottenuto sarà aggiunta l’aliquota al 4 per mille e quella decisa dal singolo comune, tenendo in considerazione anche le detrazioni per la prima casa (200 euro) e per eventuali figli conviventi minori di anni 26 ( 50 euro per ogni figlio). In tal modo si potrà poi fare la differenza tra l’aliquota Imu decisa al rialzo dal comune e quella al 4 per mille e il contribuente sarà chiamato a versare proprio la differenza al 40%.

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