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Assegnata a Francesca Ciaccio l´onorificenza "Toga d´oro" dal consiglio dell´ordine degli avvocati di Palermo

18 Gennaio 2016 - 00:00

Si chiama Francesca Ciaccio, è di Altofonte  ed è l’avvocato più bravo di Palermo. L’onorificenza, la “Toga d’oro” gli è stata consegnata dal consiglio dell’ordine degli avvocati di Palermo venerdì scorso nell’aula magna della corte di appello. Avvocato, soddisfatta della onorificenza che ha ricevuto? “Molto. L’onorificenza viene consegnata a chi si classifica primo nell’esame di abilitazione per diventare avvocato. Io ho ottenuto 435 punti, risultando la prima in assoluto”. Quando ha cominciato a credere di poter ottenere la Toga d’oro? “Subito dopo gli scritti. L’esame di abilitazione per la nostra professione è molto complicato e dura un anno. Ho fatto gli scritti a dicembre 2010. A giugno ho ricevuto i risultati, conquistando 45 punti in ognuna delle tre prove scritte. È stato allora che ho pensato seriamente di poter ambire al premio. A settembre sono cominciati gli orali. Io li ho fatti a novembre, raggiungendo appunto il punteggio di 435 punti e guadagnandomi la “Toga d’oro”. Come si sente adesso? “Devo dire che la Toga d’Oro mi ha dato molta notorietà. Mi fa sorridere quando i miei colleghi avvocati mi riconoscono in Tribunale. Ma dal punto di vista lavorativo non è cambiato nulla. Lavoro sempre con la stessa passione”. Ecco, dice passione. Ce ne vuole per fare questo mestiere? “Si, e tanta. Gli studi sono complessi, la pratica è lunga. Io sono stata fortunata ad avere un vero maestro com’è stato e com'è l’avvocato Roberto Macaluso con cui collaboro. Ed adesso anche con lo studio di Toni Palazzotto, che mi stanno dando la possibilità di poter partecipare a cause penali molto complicate, ma molto istruttive per la mia professione”. Eppure in famiglia nessuno le ha trasmesso la passione per le aule dei tribunali? “No. Mia madre era insegnante, mio padre impiegato. Ho fatto tutto da sola”. Quali sono i suoi progetti per il futuro? “Continuare negli studi di Macaluso e Palazzoto sicuramente. Poi mi piacerebbe aprire uno studio tutto mio ad Altofonte, il mio paese. Per ricevere le tante persone che mi chiedono consulenza”. (Nella foto, l'avvocato Ciaccio con il suo "maestro" Roberto Macaluso)

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