Redazione

Cronaca

18 Gennaio 2016 - 00:00

Il consiglio comunale ha approvato nei giorni scorsi il piano finanziario dell’Ato. Nulla di strano se non nel fatto che il documento si riferisce alle spese previste della società per l’anno 2013. “Una cosa inaccettabile per la mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini”, ha detto il consigliere del Pd Massimiliano Lo Biondo. Il documento, che ha una storia lunga e tumultuosa alle spalle, è stato approvato nel corso di una riunione fiume con appena 11 voti favorevoli, contro i 9 contrari (i consiglieri presenti in aula erano 20 su 30). Hanno votato a favore Abruzzo, Albano, Grippi, La Corte, Li Causi, Picone, Romanotto, Sirchia, Vaglica, Venturella e Vittorino. Contrari Arcidiacono, Caputo, Di Verde, Gelsomino, Lo Biondo, Lo Coco, Mirto, Russo e Villanova. Il piano finanziario dell’ATo prevede un costo di 5,9 milioni di euro. “Per me è assurdo che il Comune abbia pagato un servizio senza sapere che tipo di servizi stava pagando”, conclude Lo Biondo. La replica dell’Ato è affidata al commissario liquidatore Roberto Terzo: “Abbiamo trasmesso il piano finanziario ad inizio anno – dice -. Il problema è che ci è stato rimandato varie e varie volte per apportare delle modifiche ed abbiamo anche dovuto adattarlo alle nuove modifiche previste dall’introduzione della Tares. Il 31 dicembre, dovrebbero chiudere le società d’ambito per l’ingresso delle nuove Srr, le società che si occuperanno del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti. “Sarà impossibile completare le procedure di liquidazione dell’Ato che non sono nemmeno iniziate – dice Terzo -. E poi servirà una nuova legge che faccia chiarezza sulla vicenda. D’accordo alla cessione del servizio, ma una legge non può far cessare una società che ancora non è stata liquidata”. Cosa succederà? “Credo che il servizio sarà prorogato oltre il 31/12. la data prevista della fine degli Ato – conclude Terzo -. Le nuove società sono ancora indietro per quanto riguarda la creazione di un piano finanziario e di tutti i documenti necessari”. 

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