Redazione

Cronaca

18 Gennaio 2016 - 00:00

I Carabinieri di San Giuseppe Jato, nella mattinata odierna, hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria quattro rumeni perché sorpresi sulla Palermo – Sciacca a bordo di un’autovettura Alfa Romeo 156, risultata oggetto di furto. I militari stavano svolgendo un servizio di perlustrazione dello scorrimento veloce, finalizzata a ridurre l’elevato tasso di incidentalità elevata, quando alle ore 19 circa di ieri, notavano l’autovettura che li precedeva effettuare una manovra di sorpasso azzardata, oltrepassando la doppia striscia continua che divide i due sensi di marcia. Dopo aver tentato invano di sottrarsi al controllo della pattuglia, gli occupanti della 156 sono stati bloccati all’altezza del distributore Agip nei pressi dell’uscita di San Giuseppe Jato. L’autista del mezzo, si dava a precipitosa fuga e, nonostante le prolungate ricerche condotte su tutta la valle dello Jato, riusciva a far perdere le sue tracce. I restanti quattro che occupavano l’autovettura venivano fermati e sottoposti a controllo. I militari constatavano che l’auto in questione risultava oggetto di furto, mentre i fermati, tutti di nazionalità rumena, non erano in grado di riferire le proprie generalità perché sprovvisti di documenti. I quattro successivamente identificati in Karolydi Aldea, 29 anni, Iancu-Sorin Pepsila 20 anni, M.M.P., 18 anni e M.B., 29 anni. Dopo averli identificati, i militari sottoponevano i quattro al fermo di Polizia giudiziaria per ricettazione, misura necessaria oltre che per i gravi indizi anche per il pericolo di fuga suffragato dal fatto, che i quattro vivevano sul territorio nazionale senza fissa dimora e che il quinto si sia sottratto al controllo. Ma ciò di cui dovranno rispondere i quattro, non è solo la ricettazione, infatti a seguito di perquisizione veicolare, i militari rinvenivano uno zainetto contenente guanti, cacciaviti, torce: in particolare ogni paio di guanti avvolgeva un utensile in maniera tale da essere pronto all’uso. Dei quattro, Aldea è risultato destinatario di un foglio di via obbligatorio dal comune di Castelbuono, mentre su Pepsila grava un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale emesso dalla Prefettura di Palermo, è stato trovato in possesso di una patente di guida rubata, della quale era in grado di ricordare solo l’indirizzo, sottratta a seguito di furto d’auto perpetrato a Palermo lo scorso settembre. Non si esclude che i cinque stessero pianificando un nuovo colpo, probabilmente un furto in abitazione; infatti, sia Pepsila che Aldea risultano avere precedenti di polizia per reati contro il patrimonio. I quattro terminate le formalità di rito sono stati tradotti all’Ucciardone.

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