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18 Gennaio 2016 - 00:00

Il salmone europeo (Salmo salar) secondo i primi documenti scritti era presente in una zona che si estendeva dal Portogallo alla Norvegia e, attraverso la Groenlandia, scendeva probabilmente sino al fiume Hudson, sulla costa orientale nordamericana. Un'area che si è molto ristretta per gli sbarramenti che l'uomo ha posto nei fiumi negli ultimi secoli. I salmoni del Pacifico, appartenenti al genere Oncorrhyncus (cioè dal “naso a uncino”) sono invece diffusi dalla sponda asiatica del Pacifico settentrionale alla sponda nordamericana, divisa tra Alaska e Columbia Britannica. Si tratta di salmoni molto pregiati, alla cui cattura partecipavano già dall'inizio del secolo, assieme a scandinavi e ispanici, gli italiani immigrati in California, che all'inizio dell'estate si spostavano in Alaska per partecipare ad una pesca pesante e rischiosa, oltre che redditizia. Non è da molto che si hanno notizie precise sul ciclo vitale di questa affascinante specie ittica, la cui carne si caratterizza per il tipico colore, più o meno accentuato a seconda della quantità di crostacei nella loro dieta, da cui ottengono la pigmentazione rosa. Ogni salmone nasce in corsi di acqua freddi, dove i genitori vengono a deporre le uova, in seguito ad un viaggio lungo e rischioso ai luoghi di origine in cui vengono guidati dall'olfatto. I piccoli rimangono in acque dolci sino al secondo-terzo anno, quando cominciano a migrare verso il mare, usando il sole per orientarsi. Dopo un periodo da due a quattro anni in mare, diventano salmoni adulti, raggiungendo gli 80-100 centimetri di lunghezza in Atlantico e i 75-150 centimetri. in Pacifico, con un peso sino ai 15 chili. È in quel momento che migrano verso i fiumi di origine, sempre più ostacolati da dighe e sbarramenti artificiali, per iniziare un nuovo ciclo di riproduzione. Ecco una ricetta gustosa per preparare questo pesce, spesso solo conosciuto perché dentro una scatoletta e mai utilizzato “fresco”. Ingredienti 2 Salmone 2 spicchi aglio 1/2 Cipolla 1 Carota 1 mazzetto Prezzemolo 1 cimetta Timo Peperoncino q.b. 2 cucchiai Olio di oliva extravergine 2 cucchiai Pangrattato Saleq.b. Pepe q.b. Preparazione Dopo aver lavato i pesci e puliti dalle loro branchie, sventrateli ed eviscerateli, quindi apriteli ed eliminate la lisca e quindi spellateli. Deponete quindi i 4 filetti in una teglia, su di un soffritto di aglio, cipolla, carota e prezzemolo. Regolate di sale e di pepe, quindi cospargeteli di timo e di peperoncino tritati, quindi amalgamatevi la salsa di pelati. Spolverate sulla salsa il pangrattato, ungete il tutto con dell'olio e passatelo in forno preriscaldato a 220° per una ventina di minuti.

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