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La storia di un giovane imprenditore agrigentino che ha creato un brand di stile, moda ed eco-sostenibile

18 Gennaio 2016 - 00:00

Passione, design, eleganza, sobrietà e soprattutto rispetto dell’ambiente: la formula “Cum Laude”, brand tutto siciliano fondato da un giovane della provincia di Agrigento, è tutta improntata alla customer satisfaction e al Marketing 3.0, ovvero alla responsabilità ambientale. Tutto questo ha permesso al Brand di ottenere il consenso di stimate personalità  che hanno deciso di sponsorizzarne la campagna pubblicitaria anche nelle più grandi metropoli del mondo. “Le prime borse “limited edition” – dice Ezio Lauricella, giovanissimo fondatore del marchio – rappresentano pezzi unici creati con pregiati materiali italiani, decorati con stoffe di kimono giapponesi in seta degli anni '60. Sono lavorate a mano, nel pieno rispetto della tradizione artigianale italiana per dare continuità all'abilità manuale esistente, in controtendenza rispetto alle note multinazionali che hanno fatto la scelta di delocalizzare le produzioni e attività aziendali in Paesi in via di sviluppo, un fenomeno che si intreccia e confligge con i principi del rispetto di una moda etica, perdendo quella capacità di trasmettere agli occhi del consumatore la visibilità del tracciato di un prodotto, quindi la certificazione di alcuni standard qualitativi. L'idea di accostare i ritagli in seta vintage della cultura giapponese alla nostra tradizione artigianale nasce da recenti studi portati avanti dai professori Hiromu Taguchi, Toshinori Yoshikawa e dalla loro assistente Tomoko Ozawa dell'Università di Nagasaki. Questi studiosi nel loro libro "Sicily: Ancestral Japan" avanzano una straordinaria ipotesi scientifica: le popolazioni protosicule, a causa di una devastante serie di eruzioni del vulcano Etna, associate a disastrose scosse telluriche, avrebbero iniziato circa 5.000 anni fa un lungo peregrinare verso Oriente alla ricerca della riconciliazione con le loro due principali divinità, il dio Sole Nascente e il dio Vulcano. Tratti simili tra le due culture quali: il Sole come elemento importante dell’immaginario di entrambi i popoli, lo sviluppo delle civiltà intorno a un vulcano, le feste legate alla fioritura, gli alimenti base della dieta, ricca per entrambi la tradizione di mangiare saporiti bocconcini, arancini di riso; il tempura giapponese altro non è che l'usuale verdura in pastetta siciliana; si osservi ancora quanto è forte per entrambi i popoli il senso dell'onore”. Una contaminazione di culture, dunque, in linea con i dettami dell’internazionalizzazione e della globalizzazione: creare in Sicilia dei ponti di contatto con le altre culture è uno degli obiettivi che intendono scavalcare la marginalità geografica tipica di alcune aziende del Sud, spesso molto etnocentriche.  Il management si propone di divulgare in maniera ferma la proprie value propositions al di fuori di ogni confine territoriale: “La Sicilia è una terra di risorse, ricca di creatività, da cui partono idee innovative che vanno a rappresentare opportunità per i giovani e per il territorio”. L'iniziativa “Cum Laude in the world” vuol dare nel contempo alla Sicilia la possibilità di far conoscere le sue bellezze paesaggistiche attraverso un Brand nato dalla volontà di giovani siciliani di dare nuova linfa. Attraverso il trinomio moda-stile-ecosostenibilità, Cum Laude ha deciso, inoltre, di associare la bellezza femminile a quella paesaggistica, veicolando arte e storia attraverso la moda, coinvolgendo modelle di quattro Continenti. Il Brand siciliano, mediante l'iniziativa "Cum Laude in the world", dopo aver fatto tappa a Tokyo, Yokohama, San Francisco, Silicon Valley – California, Melbourne, Curitiba, Iloilo, Creta, Lisbona, ha deciso di omaggiare la propria terra programmando le riprese per la collezione estiva 2014 ai Faraglioni di Scopello, che è stato anche il set del celebre film americano Ocean Twelve. Chiara quindi la volontà di portare alla ribalta una terra che è culla di storia, arte e cultura, ma spesso per ignoranza conosciuta ed etichettata nel mondo per storie di malaffare. L’idea di creare un fashion brand di qualità che possa imporsi nel panorama mondiale della moda è tutta under 30. Cum Laude nasce da un'idea imprenditoriale di Ezio Lauricella, 28 anni, originario della provincia di Agrigento, laureato in Economia all'università di Palermo, master in European project presso la Sapienza di Roma, il quale ha deciso di creare un fashion brand eco-sostenibile recuperando il legame con la sfera ambientale e sociale, sviluppando una propensione all'etica. "La Siciliaè culla di civiltà, cultura e arte, essenza di numerose civiltà che nei secoli hanno lasciato tracce indelebili. Una terra contraddittoria ed estrema, saccheggiata nei decenni da politica e mafia, a cui ci sentiamo legati a doppio filo con la sua voglia di riscatto. L’industria della moda è da sempre un settore di grande tendenza in grado di influenzare le persone e la cultura e, dunque, capace di educare positivamente anche in termini di tutela ambientale". A sposare il progetto e ad occuparsi dell'internazionalizzazione del brand è Alessia Vella  26 anni, laureata in Economia delle imprese alla LUISS di Roma: "In questo momento stiamo guardando con grande interesse a mercati importanti come la Russia e il Giappone che iniziano a ritenere fondamentale l’importanza della grande qualità unita al design”.  

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