Palermo, al teatro Biondo la prima nazionale di Kean

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Palermo, al teatro Biondo la prima nazionale di Kean
Il lavoro di Michele Perriera con la regia di Lollo Franco

14 Gennaio 2016 - 15:05

Lollo Franco è protagonista e regista, insieme a Jean Laurent Sasportes (coreografo e storico interprete della compagnia di Pina Bausch) dello spettacolo Kean – Passione e seduzione di Michele Perriera, che debutta in prima nazionale al Teatro Biondo di Palermo venerdì 15 gennaio alle 21, con repliche fino a domenica 24.

Il teatro di Perriera approda sul palcoscenico del Biondo con un testo storico e con il suo storico interprete, Lollo Franco, affiancato da Roberta Azzarone, Sarah Biacchi, Lorena Cacciatore, Loris De Luna, Luciano Falletta, Nicola Franco, Giuditta Perriera, Caterina Silva, Luigi Tabita, Salvo Tessitore e dagli allievi Scuola di Teatro “Putia d’Arte Malvina Franco”. Le scene sono firmate dallo stesso Lollo Franco, assistito da Claudio La Fata, i costumi sono di Dora Argento, le musiche originali di Marco Betta e le luci di Giuseppe Calabrò.

Un impegno produttivo di vaste dimensioni per il Biondo di Palermo, reso possibile grazie alla collaborazione col Teatro Massimo: 25 attori, 8 tecnici, 70 costumi, 250 mq di scena con tanto di botole e “segreti”, come usava a tempo di Kean, per cui sono stati impiegati 117 metri cubi di legno, un impianto fonico che comprende ben 11 radiomicrofoni e svariati effetti audio. Un vero e proprio kolossal che, tra storia e leggenda, racconta la vita e la carriera di Edmund Kean, il più celebre attore inglese del primo ’800, seguendo l’intreccio del Kean di Alexandre Dumas, poi ripreso da Jean-Paul Sartre e portato sullo schermo da Francesco Rosi e Vittorio Gassman.

Di questa pietra miliare, banco di prova per attori di talento, Perriera ha reinventato la prospettiva mentale e il linguaggio stesso, senza perdere tuttavia quel profumo ottocentesco che ne è, in un certo senso, l’impronta genetica.

Sulla scena, la riscrittura di Perriera si traduce in un’atmosfera onirica, costruita su diverse volumetrie, trasfigurando la storia di Kean, come ci viene narrata di Dumas, in un sogno carico di passioni contrastanti. “La macchina teatrale di Dumas – spiega Lollo Franco – è anche pretesto per dare un accento schiettamente discorsivo e favolistico ai nostri interrogativi sul teatro, in una prospettiva che trascende il teatro stesso, fino a mettere in scena il sempre più ambiguo rapporto fra vita e rappresentazione”.

Con questa messa in scena, Lollo Franco ha voluto realizzare la sua “visione del teatro”, molto diversa dallo spettacolo che interpretò quasi trent’anni fa anni diretto proprio da Michele Perriera. Edmund Kean, proverbiale esempio romantico di genio e sregolatezza, è per Lollo Franco la metafora della vita come teatro, il confine sottile tra realtà e rappresentazione, tra verità e menzogna, tra miseria e nobiltà d’animo, tra seduzione e passione.

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