Il nuovo Museo Guglielmo di Monreale, scoppia la polemica: “Non è del Comune”

Raimondo Burgio

Cronaca

Il nuovo Museo Guglielmo di Monreale, scoppia la polemica: “Non è del Comune”
CambiAmo Monreale "tira fuori" interessanti documenti

31 Ottobre 2015 - 10:00

Molte notizie si rincorrono in questi ultimi giorni in merito al dibattito che si è aperto sul polo Museale del Guglielmo II. Poiché non ci bastano le note riportate sui social e sentiamo il bisogno di fare come San Tommaso, abbiamo voluto sentire dalla voce del consigliere Antonella Giuliano cosa aveva da aggiungere rispetto a quanto già noto, nel porre una “pregiudiziale”. Il consigliere infatti ci ha dato alcune note non di secondo livello che aggiungono un tassello a quanto con le nostre inchieste e con i redazionali stiamo vagliando. A tale proposito ci ha raccontato che guardando al Conto Consuntivo avevano cercato di ottenere dall’Amministrazione un completo inventario dei beni immobili e pertanto sviluppando questa ricerca era venuto fuori che il Complesso Guglielmo II fosse di competenza del Fondo per gli Edifici di Culto, che fa capo alla Prefettura. Alla luce di questo il Comune di Monreale non potrebbe alienare a soggetti privati una gestione tesa ad un fine lucrativo. Altro dubbio viene sollevato in merito a riunioni in seno alla Prefettura per dirimere proprio la questione circa la appartenenza del monumento e la titolarità ad agire della cittadina normanna. Ma l’esponente di CambiAmo Monreale ci fa notare anche come il Piano di Gestione economico e finanziario del Complesso Monumentale (alla stregua di un business plan aziendale) sia alla fine un documento discordante, fondato su valori statistici e non reali che hanno come benchmark la realtà palermitana e una generica fotografia dell’Istat. Per cui una analisi reale che voglia realmente determinare i flussi e gli ingressi paganti all’interno del Complesso avrebbe dovuto contenere altre linee guida. Il valore di tale documento, che sarà allegato come punto di partenza per i partecipanti al bando di gestione, pone davvero un “pregiudizio falsante” fin da subito. In coda alle esternazioni dei consiglieri Giuliano e Guzzo, l’ex onorevole Tonino Russo aggiunge in una nota quanto sia “rammaricato che il sindaco risponda in modo piccato accusando i due consiglieri perfino di fare gli interessi di altre istituzioni. Sebbene abbia votato il sindaco e continui a sostenerlo, da esponente di maggioranza credo che sarebbe più saggio prestare ascolto alle voci critiche ma genuine piuttosto che agli adulatori”. Anche Russo suggerisce di “rivedere anche le assolute ed infondate certezze sul piano di gestione approvate e ratificate da gran parte della maggioranza, e che dovrebbero essere base di ragionamento e valutazione per le offerte di un prossimo bando” Infine rimanda a una consultazione partecipata a tutta la città per arrivare ad una forma di ampio e diffuso consenso rifacendosi sui modelli partecipativi. E perché non si apre una discussione di alto profilo ed ampio respiro con la città tutta? Perché non si entra nell’ottica di dialogare anche con le altre istituzioni interessate, in modo tale da offrire soluzioni e risposte migliori? È chiaro che a tale punto restano molti dubbi da fugare e molte ombre si stagliano sul Complesso Monumentale.

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