La polizia sequestra altri beni per 800 mila euro al monrealese Paolo Giambruno

Redazione

Cronaca

La polizia sequestra altri beni per 800 mila euro al monrealese Paolo Giambruno
La Nautimed srl, tre natanti e diversi conti correnti

06 Maggio 2015 - 09:00

La polizia ha sequestrato una società che commercializzava ed esportava imbarcazioni, natanti e navi riconducibili al direttore del Dipartimento di Prevenzione Veterinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Palermo, il monrealese Paolo Giambruno. Questa mattina, agenti della Digos, hanno proceduto al sequestro, quale misura di prevenzione patrimoniale antimafia, di una società, la Nautimed srl, avente capitale sociale di 116 mila euro e dedita alla commercializzazione, all’importazione, all’esportazione, sia in proprio che quale commissionaria del noleggio, e al brokeraggio di motori marini, imbarcazioni, natanti e navi di qualsiasi tipo.

Il provvedimento si è reso necessario in estensione al sequestro eseguito lo scorso 8 aprile , su disposizione del Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, per l’applicazione della misura di prevenzione personale e patrimoniale redatta nei confronti del Direttore del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell’Asp di Palermo, nonché Presidente dell’ordine dei medici veterinari. Nella compagine della società sequestrata, figura anche un familiare del direttore del dipartimento, che ne è stato anche amministratore unico fino al 9 aprile 2015.

Il provvedimento ablativo è stato eseguito presso i cantieri nautici di Termini Imerese (Pa) e Milazzo (Me), dove sono stati sequestrati tre natanti della serie Aicon, per un valore complessivo di 700 mila euro. Oltre all’intero capitale e alle quote societarie, sono stati sequestrati anche i conti correnti dell’azienda dove erano presenti depositi per decine di migliaia di euro e tutta la documentazione concernente la contabilità aziendale. Il sequestro, segue quello di altre società facenti capo al direttore del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell’Asp di Palermo e ai suoi familiari, quali la Penta Engineering Immobiliare srl, nella cui compagine societaria figurava il mafioso carinese detenuto, Salvatore Cataldo, la Unomar srl e la Marina di carini srl.

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