Palermo, perseguita l’ex datore di lavoro, la polizia arresta un pregiudicato

Redazione

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Palermo, perseguita l’ex datore di lavoro, la polizia arresta un pregiudicato
L'arresto dopo un'aggressione minacciata con una mazza, nell'auto dell'uomo anche quattro coltelli da cucina

13 Marzo 2015 - 15:00

Un pregiudicato palermitano  di 43 anni, è stato arrestato dalla polizia, perchè accusato di stalking nei confronti di una donna, sua ex datrice di lavoro. L’arresto è avvenuto, ieri mattina, dopo un’aggressione minacciata con una voluminosa mazza e brandita all’indirizzo della vittima quando quest’ultima stava uscendo di casa, nella zona di Partanna Mondello. La donna, ovviamente terrorizzata, è riuscita a trovare riparo in un vicino esercizio commerciale ed anche in questo locale è stata inseguita e raggiunta dall’aggressore; soltanto l’efficace mediazione dei titolari dell’esercizio ha evitato il peggio ed ha consentito alla donna di contattare il 113. Quando una volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico è giunta sul luogo segnalato, come spesso accade nei casi di stalking, l’aggressore si era già allontanato ma è stato costretto a tornare sui suoi passi per riprendere la vettura lasciata parcheggiata nelle adiacenze. Ad attenderlo però, ha trovato i poliziotti che nell’abitacolo della vettura hanno rinvenuto la mazza e 4 lunghi coltelli da cucina. L’uomo arrestato, risulta attualmente recluso presso la locale casa circondariale. Tra stalker e vittima nessun rapporto era mai intercorso al di fuori di quello lavorativo, per altro formalmente già interrottosi una decina d’anni fa: l’uomo era solito infatti svolgere saltuari lavori di manutenzione del giardino della vittima. La donna, dopo avere abbandonato quella casa per parecchi anni, da due era tornata a viverci e quindi a frequentare il quartiere. L’ex giardiniere era tornato ad incrociarla per le strade del rione e ciò aveva ridestato forse una infatuazione mai sopita e, soprattutto, mai corrisposta. E’ quindi scattata un’asfissiante pressione nei confronti della vittima, mai compiutamente affrancatasi dalle ossessioni dell’uomo, anzi, costretta a variare le sue abitudini per evitare indebite intromissioni. Gli appostamenti sotto casa della vittima sono divenuti quasi un rituale e sono sfociati in veri e propri atti di violenza come quello registrato dai poliziotti ieri mattina.

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