Monreale, i tassisti “sfidano” i colleghi di Palermo e Cinisi

Redazione

Cronaca

Monreale, i tassisti “sfidano” i colleghi di Palermo e Cinisi
Riprenderanno il servizio alla stazione di Palermo centrale, al porto ed all’aeroporto

27 Febbraio 2015 - 11:00

Un incontro formale (ma non tanto) a cui hanno preso parte i sette tassisti, il sindaco Piero Capizzi, Castrense Ganci della polizia municipale e l’avvocato che sta seguendo i tassisti, Francesco Pepe. Sul tavolo, sempre le questioni legate ai tassisti monrealesi che avrebbero il veto di “scendere” a Palermo (al Porto od alla Stazione), oppure all’aeroporto, per andare a recuperare i turisti.

Eppure, secondo alcune indiscrezioni, una legge regionale prevede che, in ambito provinciale, possano operare i tassisti delle compagnie della provincia di Palermo (il capoluogo appunto, Monreale, Cefalù e Cinisi) indistintamente. La cosa fondamentale è che questi non effettuino servizio a mo’ di noleggio con conducente.

Il sindaco Piero Capizzi sta preparando una lettera con cui avviserà tutti gli “attori” coinvolti in questa vicenda che i tassisti monrealesi cominceranno ad effettuare servizio al porto od alla stazione di Palermo ed all’aeroporto. Castrense Ganci, intanto, ha fissato un appuntamento con il comandante della polizia municipale di Palermo, Vincenzo Messina. Entrambi discuteranno sulla necessità di potenziare i controlli, insieme alle altre forze dell’ordine  (Carabinieri, Polizia Stradale Guardia di Finanza) sulle licenze e di come, fino ad adesso sono state gestite le cose.

Perché, pare, che molti tassisti palermitani, utilizzino tariffe fisse, prelevando turisti al porto e portandoli in giro per Palermo e fino a Monreale. In violazione della legge, che distingue chiaramente il servizio da tassista con quello di noleggio con autista.

La “sfida” però, dai tassisti monrealesi è stata lanciata. E se, come pare, “pioveranno” sanzioni ai sette tassisti che si troveranno ad effettuare servizio a Palermo od all’aeroporto, a Monreale, dalla polizia municipale, è stato assicurato un uguale trattamento per i “colleghi tassisti” non monrealesi. Ma la lettera di Capizzi ha proprio questo senso: evitare uno strappo vero e proprio tra i comuni e che a pagarne le conseguenze siano solo i tassisti. Una sorta di “guerra tra poveri” che non gioverebbe a nessuno.

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