Questione Ato Palermo 2, la Fit Cisl contro l’accordo dei sindaci: "Umilia i lavoratori"

Redazione

Cronaca

Questione Ato Palermo 2, la Fit Cisl contro l’accordo dei sindaci: "Umilia i lavoratori"
Giordano: "Rimpalli di responsabilità fra i diversi livelli della politica"

18 Febbraio 2015 - 09:00

Continuano le riunioni di sindaci, commissario e curatore per discutere della questione Ato, ma ancora nessuna soluzione all’orizzonte. Gli operatori dell’azienda rimangono sospesi in un limbo, senza garanzie né proposte concrete che li facciano tornare a lavoro.

Sulla vicenda è intervenuto il segretario generale della Fit Cisl Dionisio Giordano, che punta il dito sui “rimpalli” di responsabilità che si susseguono ad ogni riunione e tavolo tecnico a cui partecipano politici di ogni livello.

“La vicenda del fallimento dell’Ato rifiuti Palermo 2 e la difficile trattativa avviata per il passaggio dei 276 lavoratori nella società di scopo della Srr tra sindaci e parti sociali, getta un’ombra nera sulle soluzioni che la politica intende assumere per evitare ulteriore macelleria sociale nel settore rifiuti, spesso ai tavoli di confronto assistiamo infatti ad un gioco di rimpallo di responsabilità fra i diversi livelli, comunali, regionali e nazionali,  tutto a scapito dei lavoratori”. Afferma Giordano, intervenendo sulla vertenza Ato Palermo 2, ancora in attesa di una soluzione.

“Si trovi al più presto, non possono continuare a pagare i lavoratori, che rischiano di perdere lavoro e dignità. Gli interessi che finora hanno prevalso – aggiunge – erano e sono della politica innanzitutto locale. Non può passare infatti la favoletta che gli amministratori degli Ato assumevano personale, determinavano progressioni di carriera, esternalizzavano servizi, confezionavano bilanci societari, tutto all’oscuro dell’assemblea dei soci. Alle favole non crediamo più da anni ed i conti li facciamo con la realtà”. Il segretario regionale Fit Cisl aggiunge: “la proposta dei sindaci per salvare i 276 addetti con le loro famiglie non fa altro che precarizzare e umiliare ulteriormente il rapporto di lavoro, all’interno di una trattativa mortificante senza dati economici certi, senza veri piani economici finanziari dei comuni”.

Giordano conclude: “Noi non ci stiamo, da anni ribadiamo l’esigenza di una forte governance regionale per ristrutturare il sistema di gestione dei rifiuti nell’isola. L’assessore regionale Contraffatto ha iniziato un percorso condivisibile ma è necessaria un energico intervento nei confronti di coloro che sembrano ostacolare questo percorso in ogni singola vertenza”.

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