Claudia Bellocchi, l’intervista, la convenzione di Schengen e quel telefono birichino

Enrico Miceli

Dall'Italia e dal Mondo

Claudia Bellocchi, l’intervista, la convenzione di Schengen e quel telefono birichino
La coordinatrice della Lega per il Lazio e Roma intervistata da Radio Cusano Campus

18 Febbraio 2015 - 12:00

Claudia Bellocchi. Questo nome può suonare estraneo a molti, mentre invece è una persona abbastanza in vista. Infatti si tratta della coordinatrice della Lega Nord per Roma ed il Lazio, quindi un esponente di cui ci si aspetta sappia almeno quello di cui sta parlando.

Infatti durante la trasmissione radiofonica “ECG Regione” andato in onda su Radio Cusano Campus, la rappresentante a più riprese ha detto che è necessario rivedere la Convenzione di Schengen, e che serve più durezza.

Peccato che le interviste fatte per telefono presentano sempre problemi, ed infatti alla domanda dei conduttori, Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, di spiegare nel dettaglio cosa rivedere e modificare dell´Accordo di Schengen, ecco che comincia una lunga pausa e la rappresentante dá la colpa all´audio che va e viene.

Peccato….  avremmo potuto sapere con più precisione che cosa è l’Accordo di Schengen.

Quanto di noi lo conoscono? Dovremmo conoscerlo, dal momento che è grazie a questa Convenzione che possiamo girare liberamente per i Paesi membri della Comunità Europea, senza bisogno di perdere ore alla dogana. Infatti questo Accordo fu firmato inizialmente da Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi e Principato di Monaco nel 1985, ma entró in vigore nel 1995. L´Italia firmò la Convenzione nel 1990, e per lei entrò in vigore nel 1997. E cosí via via gli altri Stati appartenenti alla EU.

Ma cosa prevede questa Convenzione? Come già scritto, prevede la libera circolazione dei cittadini delle Nazioni aderenti nei territori dei vari Stati firmatari della Convenzione. Quindi se potete andarvi a fare un viaggio in Spagna, Francia, Germania, Canarie ecc… senza bisogno di passare dalla dogana e senza perdere ore ed ore per i controlli, è grazie a questo Accordo. Inoltre, la Polizia puó effettuare l’inseguimento di un criminale che varca il confine italiano verso l’estero, puó collaborare con le polizie estere senza bisogno di lunghi iter burocratici, è grazie a questa Convenzione.

Chiaro che c’è anche il rovescio della medaglia. Infatti abitanti di paesi con un´economia povera, possono andare liberamente a lavorare in paesi più ricchi con tariffe molto più basse, rovinando di fatto la concorrenza leale basata sulla qualità, e non sul prezzo. E, senza entrare nei particolari, un pò tutti i paesi fortemente industrializzati risentono di questo problema.

Forse la rappresentante Bellocchi si riferiva proprio a questo. Chissà…  non lo sapremo mai a causa del telefonino che funzionava male…

Ma a proposito, come è andata a finire l’intervista? Un ascoltatore ha telefonato alla radio, fortunatamente con un telefono funzionante, e ha accusato la rappresentante di non sapere cosa fosse tale Convenzione.

In quel momento, magie e prodigi della tecnologia, il telefonino riprendere a funzionare benissimo e la coordinatrice risponde così: “Volevo rispondere al signore: so benissimo cosa è quel trattato, perchè appunto io mi occupo anche di questo, non solo di ascoltare i cittadini per la strada. Io non mi faccio prendere in giro o fare gli esamini da chiunque. Io sono molto preparata, sono una persona che sa fare politica come ci ha insegnato Bossi”, alla scuola di Bossi.

…una vera garanzia!

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