Monreale, Capizzi incontra gli animalisti: l’Acetilene presidio veterinario per le sterilizzazioni

Simone Marchese

Cronaca

Monreale, Capizzi incontra gli animalisti: l’Acetilene presidio veterinario per le sterilizzazioni
Tanti lavori da fare, ma ci sono 80 mila euro di fondi ministeriali che rischiano di tornare indietro, come i 25 mila euro della Regione

08 Agosto 2014 - 15:00

La volontà di affrontare il problema del randagismo da parte dell’amministrazione comunale c’è. Ma restano le gravi difficoltà. Prima fra tutte, la perdita di 25 mila euro di fondi regionali per la realizzazione di un presidio veterinario. Poi la questione Acetilene. Ed, infine, il canile. Ieri pomeriggio, il sindaco  Piero Capizzi ha incontrato una delegazione di animalisti, capeggiata da Giuseppe Lo Vecchio, presidente dell’associazione UNA. Obiettivo, cercare di trovare una linea comune per capire il percorso da affrontare per risolvere la questione “spinosa” del randagismo. Decine e decine i cuccioli sulla strada. Per non parlare, poi, dei cani più grandi. Senza dimenticare le carcasse dei poveri animali investiti lasciate a decomporsi sui bordi dei marciapiedi o lungo le cunette stradali. Il primo passo, quello più urgente, appare la vicenda legata alla realizzazione di un presidio sanitario veterinario dove poter effettuare le microchippature, ma soprattutto, le sterilizzazioni. Il locale individuato è quello dell’Acetilene.

Ma dopo in primo sopralluogo, il locale non è considerato molto adatto. Sarebbero necessari troppi interventi di manutenzione. Si parla di 30 mila per i soli materiali. Anche se la sistemazione di questo locale, considerato da sempre dagli animalisti un vero e proprio lager per cani, non appare così  impensabile. Il Comune, infatti, potrebbe utilizzare gli 80 mila euro devoluti dal Ministero all’Amministrazione comunale e che rischiano, a breve, di tornare da dove sono venuti. Il problema sarà capire la reale destinazione d’uso di questi fondi, ancora non molto chiara dopo tutti questi anni. Poi c’è un secondo scoglio, anche questo superabile: il Comune non dispone di un ingegnere elettrotecnico in grado di realizzare un impianto elettrico  così specifico.

“La nuova amministrazione sta proseguendo sulla stessa linea di quella passata – dice Lo Vecchio -, ossia senza prendere sul serio una situazione drammatica. I cani continuano a gironzolare in piazza tra i turisti. Abbiamo contato 25 nuovi cuccioli. Per non parlare dei cani investiti che rimangono sulle strade fino alla decomposizione. Ce ne sono sulla Sp131, in Circonvallazione ed a San Martino, per citarne alcuni”. Della realizzazione del rifugio sanitario se ne parla ormai dal 2008. Questi soldi regionali arrivarono nelle casse del Comune proprio qualche mese prima della fine del mandato di Toti Gullo. In 5 anni l’amministrazione Di Matteo non riuscì a realizzarlo, nonostante la somma fosse stata integrata con fondi ministeriali e, nonostante, l’allora assessore Lia Giangreco, avesse annunciato, a maggio del 2013, la nascita del nuovo presidio veterinario a Portella della Paglia, in quella che una volta era la caserma di lotta al Brigantaggio. In un anno non è stata posata nemmeno una pietra. Ora il rischio concreto è che Monreale perda anche questi 80 mila euro, “che sono sufficienti per realizzare una struttura d’emergenza – spiega Lo Vecchio -. Al canile ci si dovrà pensare. Ma intanto è utile avere una struttura con cui iniziare le sterilizzazioni”. Perché l’amministrazione comunale ancora oggi viola tutti i 30 obblighi di legge in materia di randagismo. “Noi faremo tutto quello che è necessario per risolvere questa vicenda – dice Capizzi -. Intanto cercheremo di capire cosa è necessario fare all’Acetilene per realizzare il Presidio Sanitario. Poi, ci muoveremo per il canile insieme al comune di Palermo”.    (LE FOTO SONO DI VINCENZO GANCI)

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