L’incidente di Schumacher, un microchip per aiutarlo a parlare e camminare

Rosario Lo Cicero

Dall'Italia e dal Mondo

L’incidente di Schumacher, un microchip per aiutarlo a parlare e camminare
L'invenzione, di due medici croati, ha già dato ottimi risultati

23 Luglio 2014 - 15:00

Dopo qualche giorno di silenzio sono i media svizzeri a far trapelare buone nuove sullo stato di salute di Michael Schumacher. A seguito della rovinosa caduta del 29 dicembre 2013, avvenuta sulle nevi di Maribel, il pluri-campione tedesco venne ricoverato, prima all’ospedale di Grenoble e dopo all’ospedale di Losanna.

È il Quotidiano svizzero “SonnatagsBlick” a raccontare che ci sono segnali che fanno presagire un imminente ritorno a casa del campione, addirittura prima della fine dell’estate, nella sua abitazione, dove potrà proseguire le cure accanto alla amorevole moglie Corinna ed ai suoi figli. Nella vicenda s’inseriscono due medici croati, Darko Chudy e Vedran Deletis, i quali hanno elaborato e sviluppato un sofisticato microchip che, a loro dire, potrebbe aiutare l’ex pilota a recuperare la vocalizzazione e la deambulazione.

I due medici che, a quanto sembra, hanno avuto buoni risultati dalla loro “creazione” impiantata su pazienti che presentano le stesse patologia di Schumacher, confermano di essere stati contattati dai congiunti dello sfortunato Michael e confermano che uno scolaro, avendo avuto impiantato il loro microchip, ha cominciato a camminare dopo appena due mesi.

Intanto i medici di Losanna sperano, grazie al supporto di una particolare carrozzina elettronica, di poterlo mettere in posizione verticale e di dargli la possibilità di controllare la bocca, questo nel giro di poche settimane.

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