Monreale, minacce e botte per il monopolio di via Torres, in manette due fratelli

Redazione

Cronaca

Monreale, minacce e botte per il monopolio di via Torres, in manette due fratelli
Si tratta di Massimiliano e Salvatore Salvia

04 Febbraio 2014 - 09:00

E’ da tempo che i Carabinieri di Monreale, spesso aiutati dal personale della Polizia Municipale, svolgono dei servizi volti a contrastare l’occupazione abusiva del suolo pubblico, soprattutto tra la via Torres e la via Venero, dove questo fenomeno è strettamente legato all’abusivismo commerciale. Le scalinate di via Torres, che congiungono l’unico parcheggio per autobus al Duomo, sono spesso teatro di degrado. Abbandonate all’incuria, prive d’illuminazione di notte, le scalinate sono state teatro di un feroce confronto tra pregiudicati monrealesi ed abusivi bengalesi che ha portato all’emissione di un ordinanza, spiccata dal G.I.P. Daniela Cardamone del Tribunale di Palermo nei confronti di Massimiliano Salvia, trentaseienne, e suo fratello Salvatore, ventisettenne, entrambi volti già noti alle Forze dell’Ordine. Nonostante fosse stata più volte sequestrata la loro merce, consistente per lo più in: souvenirs vari, bigiotteria ed abbigliamento, i due non si erano rassegnati a cedere neanche un millimetro di quello che avevano individuato come il loro “negozio” e, oltre a resistere ai controlli delle forze dell’ordine, avevano cercato dal 2012 ad oggi di intimidire ed allontanare i loro concorrenti bengalesi che potevano distrarne i clienti in salita per visitare il Duomo. Minacce ripetute, anche con armi, aggressioni fisiche e percosse, lancio di pietre e bastonate, oscenità rivolte alle donne quando ne erano assenti i mariti, fino ad appiccare fuoco alle bancarelle nottetempo. I due, riconosciuti responsabili di estorsione aggravata continuata in concorso, per aver cercato di imporre il loro monopolio sul commercio ambulante, di lesioni personali aggravate continuate, di danneggiamento e di atti contrari alla pubblica decenza, sono stati posti nella mattinata odierna agli arresti domiciliari presso la loro abitazione di via Cappuccini dai militari della Stazione di Monreale. Fondamentale, per la ricostruzione dei fatti, anche il contributo testimoniale offerto dai titolari delle legittime attività commerciali sulla via Torres che, nel collaborare con l’Arma, assistono però al persistente degrado di un’importante area della città abbandonata all’incuria.

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