Carmine, vivevano senza acqua, luce e tra le feci. Scoperta shock dei vigili

Redazione

Cronaca

Carmine, vivevano senza acqua, luce e tra le feci. Scoperta shock dei vigili
In tre abitavano in via Civiletti in case che si pensava fossero disabitate. In una parte il tetto era crollato. Sono stati trasferiti dagli agenti

08 Febbraio 2013 - 10:00

Una vicenda che ha del paradossale. Visto che siamo nel 2013. Eppure la polizia municipale di Monreale ha portato alla luce una situazione drammatica nel quartiere Carmine. Sono state scoperte delle persone che vivevano in condizioni disumane, tra rifiuti, feci, sporcizia, senza né acqua né luce. Qualche giorno fa, un residente di via Civiletti ha fatto presente ai militari della polizia municipale di sentire un cattivo odore provenire dalle abitazioni del civico 27.

Un problema che si trascinava, a quanto riferisce il residente, ormai da parecchio tempo. Un agente della polizia municipale si è recato sul posto trovandosi davanti agli occhi una situazione gravissima. Infatti, un’ala di questo edificio fatiscente e apparentemente disabitato era occupato da D.V.I. (1939) e l’altra parte da due fratelli A.C. (1939) e A.G. (1933).

In questi appartamenti non esistevano le condizioni minime di igiene e sicurezza. I due fratelli, riferiscono dalla polizia municipale di Monreale intervenuta sul posto, vivevano senza corrente elettrica, acqua, servizi igienici. Mentre l’altro occupante viveva in una casa dove il tetto era già crollato e la rimanente parte minacciava di cadere da un momento all’altro.

È stato chiesto l’intervento dei vigili del fuoco e degli assistenti sociali. Ma, fanno sapere dalla polizia municipale, mentre i Vigili del Fuoco sono intervenuti prontamente imponendo l’immediato sgombero dell’edificio le assistenti sociali si sono rifiutate di venire, motivando che erano impegnate nell’espletamento di una gara. Sono stati gli agenti della polizia municipale, allora, attraverso una serie di telefonate, a trovare una sistemazione adeguata alle tre persone fatte sgomberare.

Dopo aver informato l’Autorità Giudiziaria di quanto avveniva, gli agenti della municipale accompagnavano D.V.I. nell’abitazione del fratello che si trova a Giacalone, mentre i due fratelli sono stati accompagnati prima presso la casa di riposo “la Panoramica” e successivamente in una abitazione di via Romeo 13. Tutte le operazioni hanno visto impegnati alcuni volenterosi operatori della polizia municipale.

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