Caro sindaco ti scrivo…e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò

Redazione

Cronaca - La proposta

Caro sindaco ti scrivo…e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò
Uno dei primi obiettivi della nuova amministrazione comunale, che si insedierà il prossimo 28 aprile, sarà quello di riorganizzare la viabilità di Monreale. VI raccontiamo cosa è successo ieri in via Umberto I

03 Aprile 2019 - 14:44

Questa è una lettera aperta a chi dal prossimo 28 aprile, siederà sullo scranno più alto del palazzo di Città. E lo facciamo adesso in piena campagna elettorale per chiarire che, se non ci sarà un’inversione di tendenza al più presto, Monreale non potrà mai uscire dalle sabbie mobili in cui si è impantanata. Sembrerà un piccolo episodio ma quello che noi vi raccontiamo è successo ieri alle 15.30 in via Umberto I. Per i residenti che vivono lì sarà una consuetudine ma noi non ci abitueremo mai.

Per chi non fosse di Monreale e legge questo articolo è doverosa una premessa: via Umberto I è la strada principale del quartiere Carrubbella, che da piazza Duomo finisce nel vuoto davanti ad un muro. Già questo dovrebbe far riflettere sulla strada ma tant’è che questa arteria è una via a doppio senso di marcia con auto parcheggiate a destra e a sinistra, sopra i marciapiedi, nei vicoli stretti, nelle rampe di accesso, nei passi carrabili e negli stalli destinati ai disabili. Qui dove le auto hanno difficoltà anche a fare una semplice inversione di marcia. Il resto vive nella totale illegalità di chi non ha amor proprio per il paese. L’alta densità abitativa permette persino il parcheggio sotto un imponente crocifisso.

La situazione che ogni giorno si presenta ad automobilisti e residenti è questa: anarchia e illegalità. Ieri un camion è rimasto bloccato a causa del parcheggio delle auto che ha ristretto ancora di più la sede stradale. Impossibile andare avanti o tornare indietro. Un tappo che ha congestionato la zona con auto incolonnate in entrambi i sensi di marcia. L’intervento della polizia municipale, intervenuta per sanzionare le auto parcheggiate malamente, ha riportato la situazione alla normalità senza non poche difficoltà. Ci sono stati attimi di tensione in un fuggi fuggi generale per sistemare al meglio la propria vettura. Un dedalo di lamiere incastrate tra loro in una strada budello ha paralizzato un intero paese. Poi, la situazione è tornata alla normalità quando l’incastro delle auto ha permesso una via di fuga.

Caro futuro sindaco, prima di progettare fantasiosi collegamenti da e per la cittadina, sarebbe arrivato il momento di riordinare la viabilità di Monreale. Sappiamo bene che questo farà storcere il naso ai residenti e a chi all’auto proprio non vuole rinunciare ma una migliore organizzazione della viabilità, oltre a vivere meglio favorisce la nascita di nuove attività commerciali. Ecco perché noi vi lanciamo un guanto di sfida, una proposta articolata per rendere maggiormente vivibile l’intera zona.

  1. Stop alle auto in piazza Duomo, su cui vige il vincolo dell’Unesco e su cui Monreale fa finta di non sentire. Stop alle auto significa liberare la piazza da auto, motocicli e camion per renderla presentabile a turisti e monrealesi. Concessione a tempo per i mezzi pesanti che devono caricare e scaricare la propria merce.
  2. Una stazione per i taxi in via Salvatore D’Acquisto, in modo da liberare definitivamente la piazza dal muro di taxi sotto il palazzo comunale.
  3. Zona a traffico limitato solo per i residenti su via Umberto I, in modo da evitare il parcheggio selvaggio di chi utilizza l’auto per arrivare in piazza e non vuole lasciare la propria auto sulle strisce blu.
  4. Pedonalizzazione 24 ore su 24 su corso Pietro Novelli in un collegamento unico tra le piazze e il centro storico.
  5. Riorganizzazione di via Venero per evitare lo stazionamento di ambulanti, mezzi pesante e auto in doppia fila.
  6. Navette gratuite dai parcheggi a valle al centro storico con fermate prestabilite.

Ci vuole un atto di coraggio, lo sappiamo. Sindaco accetta la nostra sfida?

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