Rita Borsellino, in un bene confiscato alla mafia la camera ardente. I messaggi di cordoglio

Redazione

Palermo

Rita Borsellino, in un bene confiscato alla mafia la camera ardente. I messaggi di cordoglio

16 Agosto 2018 - 08:50

Sono arrivati tanti messaggi di cordoglio per la notizia della morte di Rita Borsellino, la sorella del magistrato antimafia. Affetta da tempo da una malattia, è morta ieri pomeriggio all’ospedale Civico di Palermo, dove era ricoverata.

“Provo grandissimo dolore per la scomparsa di Rita Borsellino, che con la sua dolce determinazione ha combattuto tante battaglie non solo di legalità e civiltà nella nostra Isola e nel nostro Paese – ha detto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando – Rita ha saputo trasformare la tragedia e la violenza che hanno colpito la sua famiglia in impegno civile; un impegno che ha contribuito a trasformare Palermo e che rimarrà scolpito nella storia e nella memoria di questa città. In questo momento triste sono vicino alla sua straordinaria famiglia, cui va un caloroso abbraccio”.

“Il segno di Rita Borsellino rimarrà nella storia di Palermo. La sua straordinaria forza e il suo straordinario amore per la Giustizia, uniti ad una grande capacità di comunicare e trasmettere passione civile, ne hanno fatto una delle persone che più ha simboleggiato la voglia e la possibilità di riscatto di Palermo, la voglia e la possibilità di liberazione dalla mafia. A nome mio personale e di tutto il Consiglio Comunale, oggi sono vicino ai familiari, che con Rita hanno condiviso l’amore per Palermo e l’impegno per il suo cambiamento”, ha dichiarato il Presidente del Consiglio Comunale Salvatore Orlando, appreso della morte di Rita Borsellino.

“Con Rita Borsellino scompare una donna della Sicilia che ha saputo fare del proprio impegno politico la ragione essenziale per tenere viva la memoria di un sacrificio che fosse utile a costruire un avvenire collettivo migliore. Sono molto colpita per la morte di Rita con la quale, nelle istituzioni, mi ha accomunato l’esperienza al parlamento europeo. Sono certa che lascia una segno indelebile nelle coscienze dei siciliani che l’hanno saputa apprezzare per il contrasto alla mafia, per la semplicità, la forza del suo carattere e la compostezza con la quale ha vissuto da protagonista l’impegno politico al servizio dei siciliani. Ai giovani verso i quali ha rivolto la sua attività pubblica ha saputo dare esempi rari di dedizione autentica protesa a far crescere la futura classe dirigente”. Lo afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo dell’Udc all’Assemblea regionale siciliana.

“Esprimiamo il nostro cordoglio per la morte di Rita Borsellino testimone della memoria e dell’impegno civile e antimafia, simbolo della Palermo che ricorda il passato e le azioni dei grandi protagonisti della lotta alla mafia, per cambiare il presente – ad affermarlo è il segretario Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana ricordando Rita Borsellino, scomparsa oggi – Le siamo grati per tutto ciò che ha rappresentato per la nostra città, e siamo certi che in tanti porteranno avanti il ricordo del fratello Paolo così come faceva lei parlando ai nostri giovani”.

“Rita Borsellino è stato un faro, un punto di riferimento per una generazione politica che ha scommesso sulla trasformazione della Sicilia attraverso un costante impegno militante, nella società civile e nei partiti. Nell’esprimere le condoglianze alla famiglia, ed in particolare alla nostra amica Marta, vogliamo ringraziare Rita per quello che ci ha insegnato e per quello che ha donato alla nostra terra”, le parole dei consiglieri comunali di Sinistra Comune: Giusto Catania, Barbara Evola, Katia Orlando, Marcello Susinno.

Un messaggio di cordoglio arriva ache da Nicola Mannino e Salvo Sardisco, presidente e vice presidente del Parlamento della Legalità: “Un onore averla conosciuta”.

Sarà allestita questa mattina nel bene confiscato alla mafia ed assegnato dal Comune di Palermo al Centro Studi “Paolo Borsellino” la Camera Ardente per Rita Borsellino. Lo ha concordato con i familiari e con i responsabili del Centro il Sindaco Orlando, che ha anche disposto la presenza del Gonfalone della città. Il bene confiscato si trova in via Bernini 52.

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