Nove ore per recuperare un randagio ferito. La Polizia Municipale avvia le indagini

Redazione

Cronaca

Nove ore per recuperare un randagio ferito. La Polizia Municipale avvia le indagini

17 Febbraio 2017 - 11:13

Storie di ordinaria amministrazione, verrebbe da dire. Ma la storia che stiamo per raccontarvi potrebbe avere delle gravi ripercussioni a livello giudiziario. Iniziamo con ordine. Ieri un cittadino monrealese, in fondo Cangemi, si accorge di un cane ferito e sofferente in mezzo la strada. Avvisa la Polizia Municipale che va a verificare la situazione e avvisa immediatamente il sindaco Piero Capizzi e il dirigente responsabile. Sono le 11. Il cane sta molto male. Sul posto arrivano degli operai comunali che dichiarano alla Polizia Municipale di non poter intervenire perchè il servizio sarebbe sospeso. Nel frattempo passa il tempo ed è necessario far visitare il cane. Il dirigente non si vede. Gli agenti decidono di prendere in mano la situazione e fanno sapere al sindaco che avrebbero portato loro stessi il cane dal veterinario, nonostante le regole non prevedano questo. Il veterinario, però, accetta di visitare il cane sul posto e praticargli le prime cure.

Si scopre che si tratta del pitbull che si era visto gironzolare nella zona: non ha microchip e presenta evidenti segni di maltrattamenti e malnutrizione. E’ buono con gli essere umani, un po’ meno con gli altri cani e gatti. Il veterinario dice che il cane è stato malmenato brutalmente. Pratica delle iniezioni di farmaci. Ma rimane il problema: come portare il cane al canile? Gli agenti della Polizia Municipale non si schiodano da lì: rimarranno, anche gratuitamente, fino a che non sarà trovata una soluzione. A questo punto Capizzi fa sapere che il comune si sarebbe occupato del cane, pagando le fatture di intervento. Viene chiamato il canile di Carini che preleva il cane intorno alle 20. Nove ore dopo che un monrealese ha avvisato le forze dell’ordine. Scatteranno le indagini e dalla Polizia Municipale hanno fatto sapere che potrebbero partire gravi provvedimenti. Ancora una volta la gestione dei cani randagi del comune presenta gravi lacune e omissioni. Restano gli interrogativi. Che fine ha fatto il progetto del canile già finanziato a Giacalone? Gli operai accalappiacani, ieri remunerati con lo straordinario, a che servono se il servizio risulta sospeso? Il comune ha intenzione di mettersi in regola con gli obblighi di legge sulla gestione dei randagi? Interrogativi che presto troveranno una risposta…

cane-randagio-1 cane-randagio-2

Altre notizie su monrealepress

Autorizzazione del Tribunale di Palermo N. 621/2013

Direttore Responsabile Giorgio Vaiana
redazione@monrealepress.it