Pioppo, materna di via Polizzi, il Comitato chiede una commissione d’inchiesta

Redazione

Cronaca

Pioppo, materna di via Polizzi, il Comitato chiede una commissione d’inchiesta

17 Gennaio 2017 - 18:36

Da ormai troppo tempo la scuola materna di via Polizzi a Pioppo è abbandonata e al centro di continui atti vandalici. Per questo con una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Di Verde, al Sindaco Piero Capizzi, alla Compagnia Carabinieri di Monreale e al comandante della stazione dei carabinieri di Pioppo Giuseppe D’Agostino, il Comitato Pioppo Comune, ha chiesto l’istituzione di una commissione d’inchiesta che si occupi della vicenda con la massima trasparenza.

“La vicenda della scuola di Via Polizzi, ormai abbandonata da quasi cinque anni – si legge nella lettera – ha visto questo comitato impegnato su più fronti, in consiglio e fuori, al fine di trovare una soluzione immediata alternativa alla chiusura della struttura. Riteniamo che in questa storia ci siano stati diversi punti poco chiari che andrebbero approfonditi e chiariti per avere finalmente limpide le cause della chiusura dell’asilo. Questa nostra convinzione nasce da un’attenta lettura delle relazioni che si sono alternate negli anni e dalla “lettura” dei fatti di cui noi stessi siamo stati testimoni”.

“A tal proposito risulta davvero strano che nell’ultima relazione del 19 ottobre 2016 la ditta che ha eseguito i rilevamenti scriva testualmente: “Nel corso della prova la struttura non ha subito lesioni, deformazioni o dissesti che compromettano in qualsiasi modo la stabilità dell’opera” e che non sono state riscontrate criticità tali da compromettere la fruizione della struttura. Tale dichiarazione ci ha dato la forte impressione che probabilmente negli anni precedenti il Comune di Monreale abbia commesso errori che hanno portato la scuola ad essere abbandonata e più volte vandalizzata. Inoltre siamo convinti che il sito su cui insiste l’asilo di via Polizzi possa essere stato, come del resto è purtroppo naturale in tutto il territorio siciliano, oggetto di interessi di tipo affaristico-mafioso che hanno compromesso l’iter naturale di progettazione al fine di garantire un servizio pubblico. Alla luce di quanto esposto – concludono – si ritiene assolutamente necessaria l’istituzione di una commissione di inchiesta comunale ai sensi dell’art 23 dello Statuto Comunale che garantisca il massimo della trasparenza sulle controverse vicende passate”.

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