Palermo, parla il consigliere Andrea Mineo: “Tre priorità per la città”

Redazione

Palermo

Palermo, parla il consigliere Andrea Mineo: “Tre priorità per la città”
Nelle fila delle opposizioni, parla a 360 gradi di politica nazionale, regionale e cittadina. "Orlando non deve dare immagini distorte della realtà"

23 Giugno 2016 - 10:00

Comincia oggi una serie di interviste ai consiglieri comunali del comune di Palermo. Andrea Mineo è consigliere comunale al comune di Palermo tra le fila di Forza Italia. Una chiacchierata che ha dato spunti interessanti

Una sua opinione sulle ultime amministrative

“Le amministrative sono andate benissimo per il centrodestra che quando presenta un candidato unitario e credibile riesce ad ottenere risultati molto incoraggianti. Ritengo che gli italiani in quest’ultima tornata elettorale abbiano dato un avviso di sfratto a Renzi, non facendo arrivare il Pd al ballottaggio a Napoli e facendolo arrivare al ballottaggio in piazze dove ritenevano di vincere al primo turno come Milano. Bisogna considerare che gli italiani si sono ricreduti rispetto alla narrazione renziana che oltre alle promesse ha fatto ben poco”.

Renzi ha detto di voler venire nel sud ed in Sicilia con il lanciafiamme per commissariare la classe dirigente del Pd. Questo può rappresentare un vantaggio per il centrodestra?

“Non lo so, mi limito a dire che anziché venire con il lanciafiamme dovrebbe dotare Mezzogiorno di adeguate risorse. A partire dalla restituzione dei quasi cinque miliardi di euro sottratti alla Sicilia con la complicità del governo regionale facendoci rinunciare ai contenziosi e mettendo sul piatto i fantomatici patti per la Sicilia, per Palermo o per Catania che in realtà contengono risorse già stanziate dall’anno 2007. Renzi e i suoi luogotenenti non hanno idea di come fare ripartire il meridione d’Italia e pensano soltanto alla spartizione di poltrone e prebende”.

Il centrodestra unito potrebbe vincere?

“Il centrodestra unito è maggioranza in tutto Italia ed in particolar modo in Sicilia. La Sicilia ha sempre dato grandi soddisfazioni al centrodestra che. I governi di centrodestra sono quelli che storicamente, si sono occupati del Mezzogiorno d’Italia in maniera organica. Pensiamo alle grandi opere di Palermo, il tram ad esempio lo si è realizzato grazie ai fondi messi a disposizione dai governi di centrodestra. Io sento che oggi la Sicilia ha voglia di riscatto e noi vogliamo farci interpreti di questo riscatto”.

La partita politica di Renzi si gioca ora sul referendum, qual è la vostra posizione?

“Questa riforma espropria i cittadini italiani della loro sovranità. Il combinato disposto dell’Italicum con il progetto di riforma di 47 articoli della nostra Costituzione potrebbe portare una minoranza del paese a governare con la maggioranza assoluta in parlamento e nelle commissioni, controllando e di fatto determinando anche le nomine al Csm, La Corte Costituzionale e l’elezione del Presidente della Repubblica. La nostra Repubblica è una repubblica parlamentare e questa inversione di tendenza verso un presidenzialismo estremo è inaccettabile. Ci conforta il fatto che ad oggi tutti i sondaggi danno avanti il no. E’ vero, serve un tagliando alla nostra Costituzione, ma non fatto da una maggioranza rabberciata, senza un’assemblea costituente e senza un’idea chiara di modernizzazione delle istituzioni del nostro paese. Tagliare i senatori senza eliminare il Senato rappresenta solo una inutile predita di tempo e di risorse che non intacca i veri sprechi del nostro paese”.

Occorrerà fare una vera campagna elettorale per portare avanti le ragioni del no?

“Si, ed io sono in prima linea in questa battaglia di fondamentale importanza. Ne discuteremo in tutta la Sicilia, con i tanti esponenti del comitato per il no, un movimento qualificato composto anche da eminenti giuristi che ci aiuteranno a capire le ragioni del no. Sicuramente c’è grande voglia di esprimersi su questo tema. Quindi è importante lanciare un messaggio di partecipazione democratica, occorre andare a votare, io mi auguro più per il no che per il si, ma occorre partecipare”.

Ora uno sguardo su Palermo, l’anno prossimo si torna al voto, come trova la sua città dopo questo nuovo quinquennio di Orlando?

“Vorrei che si parlasse di più di Palermo nella sua interezza e non in maniera frammentata come fa sempre Orlando. Io penso che Palermo debba essere considerata in tutti i suoi 24 quartieri. Ciascuno ha le sue peculiarità e le sue necessità. Penso che una coalizione moderata di centro destra questa volta possa avere l’occasione di stravincere, presentando programmi dettagliati seri e realizzabili, supportati da candidature credibili. I presupposti ci suono tutti, basta rimboccarsi le maniche e mirare ad un obiettivo comune. Per esempio un corretto e completo utilizzo dei fondi comunitari, la riqualificazione delle periferie, lo stanziamento di adeguate risorse e soluzioni per migliorare la viabilità. Il potenziamento dei Bus a metano, realizzando le bus vie e non progettare altre linee Tram. Riprendere in pugno i temi importanti come la riqualificazione del waterfront, non si parla più del nostro fronte a mare, come non si parla più del piano regolatore del porto che era una importantissima opera urbanistica per Palermo che avrebbe portato 300 milioni di euro da spendere nella parte nord e nella parte sud della nostra città. Non si parla più della riqualificazione delle ex zone industriali. Ed in questo ambito non capisco perché quando si parla dell’acquario non si prevede la sua costruzione in zone che sono già nella disponibilità del comune di Palermo come ad esempio quella della ex Chimica Arenella, che è forse il più importante sito di archeologia industriale della città. A Palermo è diventato difficile investire, gli investitori scappano. Noi ritengo abbiamo la capacità e la volontà per invertire questa pericolosissima tendenza”.

Tre priorità per Palermo

“Semplificazione della macchina burocratica, attenzione per le imprese e per i giovani che vogliono costituirne, impiego corretto dei fondi strutturali per la riqualificazione delle periferie, recupero reale del centro storico e del fronte a mare”.

Altre notizie su monrealepress

Autorizzazione del Tribunale di Palermo N. 621/2013

Direttore Responsabile Giorgio Vaiana
redazione@monrealepress.it