Altofonte, il sindaco svela (finalmente) i numeri: i positivi al coronavirus sono 86

Redazione

Regione - Preoccupa la situazione nella casa di riposo

Altofonte, il sindaco svela (finalmente) i numeri: i positivi al coronavirus sono 86
La situazione è abbastanza seria, come rivela lo stesso primo cittadino in un post su Facebook

17 Novembre 2020 - 12:52

Dopo giorni e giorni di attesa, il sindaco di Altofonte Angela De Luca ha fatto chiarezza sui numeri del coronavirus nella cittadina in provincia di Palermo. La situazione è abbastanza seria, come rivela lo stesso primo cittadino in un post su Facebook. I positivi al Covid-19, secondo il report dell’Asp, sono 54 cittadini. A questi vanno aggiunte due persone che sono ricoverate in ospedale. Ci sono poi 40 persone che si trovano in isolamento e sono in attesa dei test per verificare una loro eventuale positività al coronavirus. Caso a parte il cluster della casa di riposo. Qui i positivi continuano ad aumentare esponenzialmente. Sono complessivamente 30 i casi accertati, di cui 22 ospiti e 8 dipendenti. Nessuno però necessita di cure ospedaliere e il loro quadro clinico è rimasto stabile in questi giorni. In totale, quindi ad Altofonte, i casi di coronavirus accertati sono 86.

“Oggi (ieri per chi legge, ndr) sono stati eseguiti 45 tamponi di controllo a cittadini in isolamento fiduciario e solo un soggetto è risultato tra essi positivo e quindi continuerà la quarantena fino al prossimo tampone negativo – scrive il sindaco – Questi sono i numeri. Spero che questo possa suscitare allarme in chi ancora pensa di non poterlo mai prendere e nello stesso tempo tranquillizzare chi pensava che ci fossero almeno 300 positivi. Se non rispettiamo le regole e il numero continuerà a salire in maniera esponenziale, sarò costretta a fare le dovute valutazioni. Dobbiamo adoperarci per contenere la diffusione del virus, dobbiamo rispettare le regole comportamentali e qualora si facciano tamponi privati ed hanno un esito positivo informare immediatamente il medico curante, isolarsi, dove fosse possibile, anche dal proprio nucleo familiare, informare i contatti stetti e far mettere essi stessi in isolamento fiduciario. Mi auguro di poter al più presto far eseguire un drive-in per tamponi rapidi a tutta la comunità in modo da intercettare eventuali asintomatici. Non dobbiamo temere chi ha ufficialmente il contagio, perché lui è a casa e rispetta il protocollo, ma dobbiamo temere chi involontariamente ed in modo asintomatico entra in contatto con noi senza le dovute precauzioni. Per molti questi sono numeri, e solo ai numeri sono interessati. Io vedo persone, famiglie, mogli, nonni, bambini, fragilità e paure, angosce, lavoro, tristezze e speranze. Non sono solo numeri e mi dedico a loro con l’affetto che si ha per i propri familiari, se potessi vorrei ascoltarli tutti e tutti i giorni, e confortarli per quanto posso”.

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