Nuovo cimitero a Pioppo, Gambino: “Nostro gruppo si opporrà”

Redazione

Cronaca - La nota del portavoce del Mosaico

Nuovo cimitero a Pioppo, Gambino: “Nostro gruppo si opporrà”
Secondo il portavoce del Movimento un nuovo cimitero non è la soluzione adatta a risolvere l’emergenza

29 Luglio 2020 - 19:02

Il progetto di finanza presentato da una Rete di Imprese al Comune di Monreale per la costruzione di un nuovo cimitero a Pioppo non è la soluzione adatta a risolvere l’emergenza del cimitero comunale. Questa è, in sostanza, la posizione de “Il Mosaico”. “Dopo un’attenta analisi di costi e fabbisogni portata avanti dai diversi Gruppi consiliari nelle Commissioni, oltre che dagli Uffici comunali che hanno elaborato le relazioni di natura tecnica ed economico-finanziaria, si ritiene quantomeno avventato portare in discussione in Consiglio comunale un atto di questa portata”, dichiara il Portavoce Roberto Gambino.

Sulla proposta di realizzazione del cimitero di Pioppo il Movimento aveva infatti evidenziato, sin dalle prime battute, le varie criticità sia a livello procedurale che in riferimento a ricadute economiche e organizzative sui servizi cimiteriali comunali. “Già in precedenza avevamo bloccato l’atto perché volevamo prima conoscere la situazione di fatto del cimitero comunale e i costi sociali che questo progetto comporterebbe per la Comunità monrealese”.

Il Mosaico tutto quindi, alla luce dei nuovi elementi a disposizione, argomenta la propria decisione con una nota, evidenziando che: “Il Comune di Monreale, come emerge dalle relazioni tecnico-finanziaria degli uffici, ha un fabbisogno che potrebbe essere soddisfatto con la costruzione di nuovi loculi in prefabbricato all’interno del Cimitero Monumentale, con la sistemazione dei loculi esistenti e con una loro gestione più efficiente. Interventi che, vista la situazione deficitaria del Comune, potrebbero comunque essere realizzati con progetti di finanza più adatti alle esigenze della città e con un approccio più innovativo. Infatti, risulta quantomeno illogico, nonostante sia sempre più diffusa la volontà di essere cremati dopo la morte approvare oggi un progetto che non preveda la presenza di un elemento innovativo come il forno crematorio, che permetterebbe di soddisfare nuove richieste (queste sì anche di altri comuni), ma anche di risolvere il problema dei campi di inumazione e di diminuire la richiesta di loculi.

Si ritiene, quindi, impossibile condividere e sostenere un progetto che, come è stato dichiarato, serve, invece, a risolvere i problemi dei comuni limitrofi e a portare nella casse delle imprese private che lo gestiranno guadagni spropositati, a discapito dei cittadini monrealesi. Non siamo disposti infatti a sacrificare un’area con una rilevanza ambientale come quella di Piano Renda e a chiedere ai cittadini di pagare complessivamente anche circa 1000 euro in più per una sepoltura, pur di assecondare interessi privati di soggetti che, da parte di qualcuno che vuole raccontare “una bella favoletta”, vengono presentati come “i salvatori della patria”.

“Si considera inoltre scorretto affermare che, mettendo a bando il progetto, ci potrebbero essere ribassi talmente alti (il 20 per cento?) da far diventare conveniente questa operazione: il meccanismo del project financing infatti non permette una simile soluzione. Così come è sbagliato far credere ai cittadini che, solo grazie alla realizzazione del nuovo cimitero, le salme che attualmente si trovano al deposito potranno trovare una loro sistemazione in tempi brevi. Quelle salme, purtroppo, rimarranno lì fin quando non si affronterà con decisione la questione investendo e riorganizzando l’unico cimitero che abbiamo: quello comunale. In considerazione di tutte le criticità emerse, si ritiene, diversamente da quanto affermato dall’’Assessore Pupella, (in quota Diventerà Bellissima) che più di ogni altro si è speso, sin da principio, per portare avanti questo progetto, che sarebbe più appropriata una delibera di Giunta che revochi la Pubblica Utilità accordata in precedenza dall’amministrazione Capizzi. In tal senso, riteniamo opportuno che il Presidente del Consiglio non inserisca questo atto nell’ordine del giorno del Consiglio Comunale”.

“È chiaro quindi che se questo atto sarà oggetto di discussione dell’organo consiliare – ribadisce il Movimento – l’Assessore delegato e il Presidente del Consiglio se ne assumeranno le responsabilità politiche. Il nostro Gruppo si opporrà compatto ad un atto che, per come è stato costruito e per gli effetti che potrebbe avere per i cittadini e per il Comune, è molto distante dal buon governo, dalla salvaguardia dei diritti fondamentali dei cittadini e dell’interesse pubblico”.

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