Alberi “mutilati” a Pioppo, è polemica: “Ma quale messa in sicurezza”

Redazione

Cronaca - Sulla Sp20

Alberi “mutilati” a Pioppo, è polemica: “Ma quale messa in sicurezza”
L'intervento dell'avvocato Francesco Macchiarella sugli alberi "capitozzati" sulla provinciale

13 Febbraio 2020 - 14:35

La questione ha tenuto banco anche sui social. Si tratta degli alberi che sono stati “mutilati” sulla strada provinciale 20, nel tratto tra bivio Fiore verso Giacalone e fino alla vecchia strada provinciale per San Giuseppe Jato. A sollevare la questione l’avvocato Francesco Macchiarella. Ad effettuare i lavori, come confermato dallo stesso legale, gli operai della Città Metropolitana che, da persone bene informate, non hanno avvisato dei lavori l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Alberto Arcidiacono.

Gli interventi hanno interessato alberi pluridecennali, soprattutto eucaliptus. “A ragione del fatto che le operazioni di stroncatura dei grossi alberi mi sembrarono da subito uno scempio sia degli alberi che del territorio – dice l’avvocato – anche in qualità di membro della Consulta di Frazione, ho chiesto ragguagli al responsabile degli operatori che sul momento mi ha risposto che si trattava di normale potatura, secondo “prassi”. Ho successivamente chiesto alla Amministrazione Comunale e un esponente di rilievo della stessa mi ha messo a conoscenza del fatto che la Città Metropolitana non aveva neppure ritenuto di comunicare alcunché alla Amministrazione monrealese dove nessuno sapeva di tali interventi sul territorio“.

A quel punto Macchiarella cerca di approfondire la questione: “Mi sono imbattuto in più di un documento e file anche di tipo normativo che illustrano come la pratica eseguita sia utile soltanto a eliminare o cercare di salvare eventuali alberi malati, per quelli sani è solo dannosa – spiega Macchiarella – Trovo peraltro che il paesaggio della zona interessata alla capitozzatura è già irrimediabilmente cambiato passando da paesaggio collinare a lunare. Ribadisco che quella che, sia il responsabile delle operazioni che altri, definiscono “potatura per messa in sicurezza”, non è una potatura che – ca va sans dire – abbisognerebbe di altre tecniche, altri mezzi e altri operatori più esperti e quindi anche altri costi. E la messa in sicurezza mi pare un argomento pretestuosamente comodo giacché è intuitivo come la sicurezza coniugata con la salvaguardia di territorio e paesaggio sarebbe conseguita con una corretta potatura”.

“I miei veementi interventi non hanno fino a oggi sortito alcuna conseguenza – dice Macchiarella – I lavori continuano a ritmo frenetico (ogni giorno vengono stroncati 3 o 4 alberi come minimo), ma intendo continuare con la mia opera di “dissuasione” a costo di ogni tipo di intervento pubblico e istituzionale, anche se sarà il caso e ne sarò autorizzato nella qualità di Portavoce del Movimento Monreale Bene Comune di cui ho convocato una riunione urgente. Per tutto questo ho subito attacchi anche dall’interno della Consulta di cui faccio parte, ma i miei trascorsi orgogliosamente sessantottini mi impongono di continuare la battaglia”.

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