Toti Zuccaro: “Non lascio il Pd. L’addio dei consiglieri? Scelta autonoma. E su Capizzi…”

Redazione

Cronaca

Toti Zuccaro: “Non lascio il Pd. L’addio dei consiglieri? Scelta autonoma. E su Capizzi…”

13 Novembre 2017 - 16:28

“Chi lo ha detto che lascio il Pd? Mi sto solo prendendo una pausa di riflessione. Mi sto riposando dopo una campagna elettorale che è stata lunga, difficile e su cui dobbiamo riflettere per capire cosa abbiamo sbagliato”. Parole di Toti Zuccaro il giorno dopo le varie polemiche che si sono susseguite in questi giorni a Monreale e che hanno coinvolto il Partito Democratico, lui e il sindaco Piero Capizzi. Prima l’analisi politica della sua compagine nei confronti del sindaco, poi l’uscita dei 5 consiglieri dal Partito Democratico, ora il suo silenzio interrotto.

“Partiamo da una precisazione – dice Zuccaro – La decisione dei consiglieri è stata presa dal gruppo in maniera autonoma. Io non c’entro nulla. Per questo ribadisco con forza che Toti Zuccaro non ha lasciato il Pd”. Una precisazione doverosa, dunque, che cerca di calmare l’ambiente, un po’ preso a litigare piuttosto che a progettare il futuro. “Avevo e continuo ad avere un impegno politico nei confronti di questa città – dice Zuccaro – ma comprendo che parlare di politica oggi nei giornali serve a poco o nulla. Bisogna agire. Per questo è fondamentale che queste sterili polemiche tacciano e si pensi al bene della città. In questo momento non mi sto ritirando dal mio impegno politico. Sono solo molto stanco. Tutto qui. E ribadisco, non c’entro nulla con la decisione dei 5 consiglieri”.

Il risultato delle regionali, seppur con le accezioni negative del caso, lo ha comunque confermato l’uomo di riferimento nel panorama del centro-sinistra di Monreale. Per questo il confronto con Piero Capizzi a tutti era sembrato scontato: “Il mio rapporto con Piero? Bisogna distinguere l’uomo dal sindaco. Dal punto di vista umano Piero è un amico, che stimo, un signore. Sono sicuro che mi abbia votato; dal punto di vista politico, tutto passa in secondo piano. Prima viene la città. Quindi si deve ripartire con l’amministrare al meglio Monreale”. Ma Zuccaro non manca di lanciare una stoccata: “Credo che ci siano troppi addetti ai lavori attorno a Piero Capizzi – dice – ma che sanno solo parlare. Sono bravi a parole. A noi, però, le parole non servono più”. La conta dei numeri per Piero è fondamentale per proseguire la sua amministrazione. La mozione di sfiducia potrebbe arrivare a giorni, dalla compagine del centro-destra. Ma anche in “casa” Piero potrebbe avere problemi: “I numeri ? Perché non dovrebbe averli? Capizzi completerà il suo mandato regolarmente nel 2019”.

Nessuna ricerca dunque di consensi a destra per Capizzi, un po’ come fece Toti Gullo alla fine del suo mandato: “Capizzi è troppo intelligente per fare una cosa del genere. Non farà mai quello che ha fatto a suo tempo Toti Gullo”. Ma nel 2019 il duo Capizzi/Zuccaro andrà ancora una volta insieme per amministrare per altri 5 anni Monreale? “Ancora è troppo presto per decidere. C’è tempo per parlarne e decidere insieme. Con Piero ci rivedremo, ci sono troppi atti importanti per la città da portare a buon fine. E già di cose buone ne sono state fatte. Un nostro candidato per il 2019? Per me il candidato è Piero Capizzi”.

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